Ci sarà Elio Germano nel prossimo film di Gabriele Salvatores. L'annuncio proviene a sorpresa dallo stesso regista, ospite in questi giorni al Noir in Festival di Courmayeur: "L'accordo è stato appena siglato e lo accolgo con enorme soddisfazione. Sul set affiancherà Filippo Timi: due attori molto interessanti, con una solida preparazione teatrale e che sono orgoglioso di avere con me". Il film di cui parla è Come Dio comanda, nuovo adattamento di un romanzo di Niccolò Ammaniti, per cui tornerà sul set dal 4 febbraio, a quattro anni dal fortunato Io non ho paura: "I due titoli sono tra loro come il giorno e la notte - anticipa il regista premio Oscar per Mediterraneo -. Se in quel caso a dominare erano scenari solari e caldi, questa volta le atmosfere saranno molto notturne. E' una storia cupa, invernale e con tanta pioggia, per cui sto pensando a soluzioni tecniche come la decolorazione della pellicola".
La radicale differenza da Io non ho paura inizia fin dalla storia, che riserva a Elio Germano il ruolo di Quattro Formaggi, un perdigiorno che affianca il giovane protagonista, di cui Salvatores è ancora in cerca: "Rispetto al romanzo, il campo si stringerà sul suo morboso rapporto col padre, a cui presta il volto Filippo Timi. Un po' come un lupo con il suo cucciolo, saranno entrambi costretti dalla cattività e dalle situazioni a mostrare i denti". Rispetto al romanzo vincitore del Premio Strega, la sceneggiatura firmata dallo stesso Ammaniti insieme a Salvatores e Antonio Manzini rinuncerà però ai toni grotteschi, per abbracciare una prospettiva fortemente realistica: "Anche sul piano tecnico - spiega Salvatores - l'intenzione è quella di spogliare il più possibile il film da carrelli, dolly e altri vezzi. Vorrei ottenere uno sguardo al limite del documentaristico". Allo stesso imperativo risponderanno anche le musiche. Unica eccezione al post-rock che il regista immagina, potrebbe a sorpresa essere il brano Beautiful di Cristina Aguileira: "All'inizio snobbavo lei e la sua musica, ma questa canzone parla di anoressici e adolescenti che uccidono. Per la storia sarebbe perfetta".
Le location si concentreranno principalmente nella zona di Pordenone. Scenari dall'impronta surreale che hanno subito convinto Salvatores: "Sono rimasto folgorato da un'immensa pianura, in cui qua è la sorgono una segheria, un'industria, un centro commerciale. Un luogo fuori dal mondo, circondato e sorvegliato da una catena di massicce montagne. Proprio questo fortissimo contrasto con una natura così possente, mi è sembrato il set ideale". A coprodurre Come Dio comanda, il cui budget si aggira per ora intorno ai 6 milioni di euro, sarà una cordata fra la Colorado di Salvatores e Maurizio Totti e Rai Cinema. "Sul piano creativo - conclude - credo che l'Italia non stia affatto attraversando un brutto periodo. Fra i giovani ci sono tanti attori e registi bravissimi. Il problema è piuttosto riconquistare il pubblico. Sarebbe già un passo avanti, se gli incassi dei titoli più commerciali venissero investiti per alimentare un cinema diverso e non riprodurre sempre lo stesso tipo di film".