Anna Magnani giace a terra colpita a morte. Carlo Battisti stringe al petto il suo cane. Un ragazzino vagabonda tra le macerie di una città distrutta. La mostra fotografica "L'attimo neorealista. Frammenti 1941-1952", allestita da Centro Sperimentale di Cinematografia e Fondazione Ente dello Spettacolo in occasione della Festa di Roma, colpisce al cuore. Aperta al pubblico dal 22 ottobre al 22 novembre presso l'Aula Magna del Centro Sperimentale, rappresenta un itinerario ragionato ed emozionale all'interno della grande esperienza neorealista, il cui tracciato rifiuta l'iconografia tradizionale per riallacciarsi alla forza primigenia di quella stagione: i suoi fotogrammi. "Accostarsi al neorealismo è sempre difficile - spiega Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo - . Volevamo evitare le trappole della dimensione celebrativa e rifuggire le storicizzazioni degli studiosi, creando allo stesso tempo suggestioni e rimandi. Ci siamo riusciti affidandondoci ai frammenti di film. "Attimi" che offrano non un'atmosfera nè un insieme di caratteristiche peculiari, ma il senso di un movimento così complesso e articolato, così culturalmente pregnante e insieme così circoscritto".
Impossibile rimanere indifferenti al potere evocativo delle immagini in Mostra: 80 scatti da 33 film, da Bellissima di Visconti a Germania anno zero e Paisà di Rossellini. "Queste immagini ci pungono, direbbe il Roland Barthes de La camera chiara - commenta Sergio Toffetti, conservatore della Cineteca Nazionale che ha collaborato anche alla realizzazione del catalogo -. Il nostro sguardo è ancora più attratto dal "punctum" di questi fotogrammi congelati, e talvolta trasformati nella loro immobilità in veri e propri ventiquattresimi di secondo di verità, quando vi leggiamo riflessa nel volto la cronaca del vivere quotidiano". Sebbene la tradizione abbia fissato nell'anno 1943 l'inizio del movimento neorealista, i fotogrammi selezionati si riferiscono anche ad opere precedenti: "Film che contengono valenze neorealiste - chiarisce Viganò - o che annunciano e anticipano il movimento. Fra le numerose personalità presenti all'iniziativa, insieme all'amministratore delegato dell'Istituto Luce, Luciano Sovena, e al direttore di Cinecittà News Giancarlo Di Gregorio, anche la regista Lina Wertmuller e l'attore Giancarlo Giannini.
La mostra fotografica costituisce una delle tante partnership con cui Centro Sperimentale di Cinematografia e Fondazione Ente dello Spettacolo stanno operando un riposizionamento strategico, nel più generale quadro delle istituzioni cinematografiche italiane. Sempre nell'ambito della Festa di Roma, le due fondazioni collaborano anche all'organizzazione di un convegno internazionale di studi sul neorealismo e sulla sua eredità estetica, culturale e politica, in relazione ai recenti cambiamenti dell'universo audiovisivo. "Neorealismo e presente dell'immagine. Il reale come progetto del film" è articolato in tre sessioni, in programma il 23 e il 24 ottobre all'Aula Magna del Centro Sperimentale, con interventi di studiosi ed esperti come Peppino Ortoleva e Francesco Casetti.