Sandrine Kiberlain presiederà la giuria della Caméra d’or. L’attrice francese premierà la migliore opera prima in cartellone alla Selezione ufficiale, la Quinzaine des Realisateurs e la Semaine de la Critique del 70. Festival di Cannes.

In una carriera lunga 25 anni e 40 film, ha marchiato a fuoco con la sua immagine il cinema francese e non, da The Patriots di Éric Rochant a En avoir (ou pas) di Laetitia Masson, da Mademoiselle Chambon a 9 Month Stretch, da False Servant a Little Nicolas.

La Kiberlain succede, tra gli altri, a Wim Wenders, Tim Roth, Abbas Kiarostami e più recentemente Agnès Varda e Sabine Azéma: l’attrice e la sua giuria consegneranno la Caméra d’or alla cerimonia di premiaizone prevista per il 28 maggio.

Dal 1978 il riconoscimento è andato a Stranger than Paradise di Jim Jarmusch (1984), Suzaku di Naomi Kawase (1997), The White Balloon di Jafar Panahi (1995), Hunger di Steve McQueen (2008) e Beasts of the Southern Wild di Benh Zeitlin (2012).

L’anno scorso ha vinto Houda Benyamina per Divines, presentato alla Quinzaine.