Con una giornata all'insegna del cinema di qualità in Italia e in Europa si è chiusa la 27ª edizione delle Giornate Professionali di Cinema. "Sostenere il cinema europeo significa permettere al pubblico di vedere qualcosa di differente dall'antologia di effetti speciali che offre la maggior parte del cinema americano. Il caso dell'Italia è particolarmente significativo perché qui le quote di mercato di film europei sono ancora ridicole" ha detto Domenico Dinoia, presidente della Fice (federazione dei cinema d'essai) e di Media Salles, in apertura del convegno Cinema europeo: cultura e mercato, organizzato in collaborazione con la Cicae (confederazione europea dei cinema d'arte) e con la Provincia di Genova. "Malgrado l'impegno delle istituzioni - ha continuato Dinoia - il cinema europeo circola ancora con troppa difficoltà negli stessi paesi della Comunità, in molti dei quali il cinema Usa domina fino al 90% del mercato". E' pertanto indispensabile che l'Unione Europea "incentivi maggiormente la produzione e la promozione del cinema". In particolare Dinoia ha ricordato che la Fice "si batte da anni perché siano concessi incentivi adeguati, e non obblighi, a quelle sale che danno spazio ai film europei, ma lo Stato finora non è andato oltre le dichiarazioni di buone intenzioni". Nel corso dell'incontro sono stati anche resi noti gli ultimi dati Media Salles sul cinema in Europa. Sono quasi un miliardo i biglietti venduti nell'ultimo anno nei 18 paesi dell'Europa occidentale contro i circa 100 milioni dei 14 paesi dell'Europa orientale. "Ciò significa - ha commentato Anna Maria Panarello, assessore alla cultura della Provincia di Genova - che il mercato europeo, e soprattutto quello orientale, ha ancora un enorme potenziale di espansione che potrà essere sfruttato dal cinema dei paesi d'Europa se sapranno attirare l'attenzione del pubblico".