Spandau Ballet: Il Film – Soul Boys of the Western World di George Hencken sarà presentato nel corso della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che si svolgerà dal 16 al 25 ottobre 2014 con la direzione artistica di Marco Müller. Grazie alla collaborazione con Nexo Digital e Feltrinelli Real Cinema, il prossimo 20 ottobre i cinque componenti del gruppo – Tony Hadley, Steve Norman, John Keeble, Martin e Gary Kemp – saranno sul red carpet del Festival e presenteranno al pubblico dell'Auditorium Parco della Musica il loro film, che sarà nelle sale italiane solo il 21 e 22 ottobre.L'opera prima di George Hencken – produttrice di pluripremiati video musicali, film concerto, documentari su alcune figure chiave della scena musicale moderna e contemporanea come Jimi Hendrix, Sex Pistols, Madness, Dr. Feelgood – narra la repentina ascesa e il successivo declino degli Spandau Ballet, band di ragazzi della classe operaia londinese divenuta simbolo di un'intera generazione. I protagonisti si raccontano a trent'anni di distanza dai loro maggiori successi, attraverso video di concerti, interviste, filmati personali e materiale inedito: un viaggio nella musica, nella cultura e nella storia degli anni '80 raccontato attraverso lo sguardo e le canzoni di un gruppo capace di conquistare la vetta delle classifiche mondiali vendendo venticinque milioni di dischi e piazzando ventitré singoli nella hit parade. I classici degli Spandau Ballet sono stati utilizzati come colonna sonora di film e serie televisive come I Simpsons, Spin City, Charlie's Angels, Prima o poi me lo sposo, Ugly Betty e negli spot pubblicitari di alcuni celebri marchi noti in tutto il mondo; numerose cover dei loro brani sono state realizzate da artisti come Nelly, Paul Anka, Lloyd & Lil Wayne, Black Eyed Peas.Il 13 ottobre arriverà negli store italiani The Very Best of Spandau Ballet: the Story (Warner Music Italia), contenente tre brani inediti (tra cui il primo singolo estratto dall'album ‘This is The Love' assieme a ‘Steal' e ‘Soul Boy') prodotti dal leggendario Trevor Horn. La nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma ospiterà nella selezione “Cinema d'Oggi” le opere di quattro nuove voci del cinema mondiale: si tratta di Shier gongmin (12 Citizens) di Xu Ang, Wir sind jung. Wir sind stark (We Are Young, We Are Strong) di Burhan Qurbani, Lucifer di Gust Van den Berghe, Die Lügen der Sieger (The Lies of the Victors) di Christoph Hochhäusler.Shier gongmin (12 Citizens) è il primo lungometraggio del pluripremiato regista teatrale cinese Xu Ang, il più giovane ad aver ricoperto questo ruolo presso il Teatro d'Arte Popolare di Pechino, campione d'incassi per il suo spettacolo “Il dolore della commedia”. Con Shier gongmin, ispirato alla pièce di Reginald Rose e al successivo film La parola ai giurati di Sidney Lumet, Xu Ang porta sul grande schermo il dibattito fra dodici giurati, di differente estrazione sociale e geografica, che si confrontano su un caso di omicidio. La pellicola esplora le contraddizioni della società cinese mostrando molteplici e contradditori punti di vista e confermando Xu Ang come uno dei più importanti portavoce della cultura del suo tempo. Prima mondiale.   Wir sind jung, wir sind stärk (We Are Young, We Are Strong) è diretto da Burhan Qurbani, il regista tedesco di origini afgane premiato in concorso al Festival di Berlino per Shahada, suo primo lungometraggio realizzato come tesi di laurea. Ambientato durante la rivolta xenofoba del 1992 a Rostock, Wir sind jung, wir sind stärk, opera seconda di Qurbani, racconta i sanguinosi scontri attraverso lo sguardo dei tre protagonisti: una ragazza vietnamita, un ambizioso politico locale e un giovane leader della sommossa. Prima mondiale.   Lucifer è il nuovo lavoro del giovane autore fiammingo Gust van Den Berghe, che ha esordito alla regia con due lungometraggi, entrambi presentati alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes: Little Baby Jesus of Flandr, controversa parabola religiosa che vede protagonisti attori con sindrome di Down, e Blue Bird, un film esteticamente rivoluzionario ispirato alla pièce di Maurice Maeterlinck. Nella pellicola, Lucifero, in caduta dal Paradiso all'Inferno, irrompe nella vita di una famiglia messicana, sconvolgendone gli equilibri e dimostrando quanto sia labile il confine tra il bene e il male. Prima mondiale.   Dopo il successo del film d'esordio This Very Moment, presentato in concorso al Festival di Berlino, e dei successivi I am Guilty e The City Below, entrambi a Cannes nella sezione Un Certain Regard, Christoph Hochhaüsler torna alla regia con Die Lügen der Sieger (The Lies of the Victors), thriller investigativo-spionistico ad alta tensione che punta il dito contro l'attuale primato economico della Germania e gli episodi di corruzione all'interno del suo sistema politico. Prima mondiale.