In una stagione estiva che è come sempre attendista nelle uscite cinematografiche, Covid o meno, Movies Inspired decide di dare un vero segnale alle sale o arene che decidono di restare aperte e attive, senza passare per le piattaforme streaming: la casa di distribuzione ha deciso non solo di far uscire una serie di nuovi film dal 9 luglio, anche con titoli piuttosto attesi dai cinefili come Un lungo viaggio nella notte di Bi Gan, High Life di Claire Denis o Ema di Pablo Larraìn (dal 2 settembre), ma soprattutto di mettere a disposizione delle sale che li richiederanno una serie di classici moderni restaurati.

Dal 16 luglio sarà infatti possibile per le sale avere a disposizione un catalogo di film come Crash di David Cronenberg o Caravaggio di Derek Jarman per arrivare a Passion di Jean-Luc Godard.

Soprattutto Movies Inspired punta su Jim Jarmusch: all’autore americano infatti è dedicata una retrospettiva di 6 titoli, a partire dall’esordio del 1980 Permanent Vacation per la prima volta nelle sale non essendo mai stato distribuito regolarmente fino a Coffee and Cigarettes, raccolta di corti del 2003. Nel mezzo alcuni dei titoli più celebri di Jarmusch come Daunbailò (1986) con Roberto Benigni e Dead Man (1995), e due film invece meno noti come Mystery Train (1989) e Taxisti di notte (1991).

I morti non muoiono

Per qualche motivo, il 2020 sembra una sorta di anno fortunato per la reputazione critica di Jarmusch: oltre a questa iniziativa di Movies Inspired, Bakemono Lab ha in lavorazione un volume dedicato al regista, dal titolo Blue Moon. Viaggio nella notte di Jim Jarmusch scritto da Emanuele Rauco, mentre Criterion, la società che ha curato le edizioni home video e le rimasterizzazioni di molti film, ha da poco lanciato presso il proprio blog The Current un Q&A pubblico in cui i lettori del blog potranno rivolgere le proprie domande al regista. Nonostante l’insuccesso e la poca considerazione del precedente I morti non muoiono, le quotazioni di Jarmusch sono ancora piuttosto alte.