Relativity Media ha dichiarato bancarotta. La società di produzione guidata da Ryan Kavanaugh, cui dobbiamo titoli come The Social Network e The Fighter, metterà all'asta parti dell’azienda, tra le quali le divisioni tv e cinema, per ripianare la montagna di debiti.

Come rivela Variety, servono 320 milioni di dollari per risanare i bilanci e ricapitalizzare la compagnia. Saranno salvate Relativity Sports, Relativity Education e Relativity EuropaCorp Distribution.

Incerto il destino dei diversi progetti in capo alla società, anche se dalla Relativity fanno sapere che verranno distribuiti i due film attualmente in post-produzione - la commedia Masterminds e il thriller con Halle Berry intitolato Kidnap - e verrà realizzato, con l'aiuto di alcuni partner, il remake de Il Corvo. Saranno messi in vendita invece Before I Wake e The Disappointments Room.

Le voci sulle gravi difficoltà dell'azienda si riconcorrevano ormai da settimane, da quando cioè alcune finanziarie avevano fatto causa per la mancata restituzione dei prestiti. Una di queste, la RKA Film Financing, ha pubblicamente definito Kavanaugh "un imbroglione". Secondo la RKA, attualmente in causa con l'azienda di Kavanaugh per una cifra vicina ai 90 milioni di dollari, la Relativity avrebbe utilizzato i finanziamenti destinati alla produzione di film per ripagare i propri debiti. La Relativity ha risposto alle accuse con una contro-causa per diffamazione di 200 milioni di dollari.

Certo è che negli ultimi anni la casa di produzione ha inanellato una serie di flop al botteghino che ne hanno compromesso i conti, su tutti Paranoia (costato 35 milioni di dollari, ne ha incassati 7) e Machine Gun Preacher (costato 30, ha racimolato 539 mila dollari).