Regine di fascino alla conquista del re d'Inghilterra. Scarlett Johansson e Natalie Portman riaccendono il glamour alla Berlinale in chiusura. Strette nei corsetti delle sorelle Bolena si contendono l'amore (e il potere) di Enrico VIII, che ha il volto di Eric Bana. Di scena fuori concorso è il blockbuster in costume The Other Boleyn Girl (nelle sale italiane dal 24 aprile col titolo L'altra donna del re), diretto dall'esordiente britannico Justin Chadwick. Basato sull'omonimo romanzo di Philippa Gregory, il film riporta sullo schermo la celebre vicenda di Enrico VIII e Anna Bolena con una variante: la presenza della sorella di lei Mary. Spostando così l'attenzione sul rapporto tra le due donne nell'avvicendarsi le grazie del sovrano. Per la prima volta insieme, i tre attori sembrano aver gradito: "Ce la siamo spassata sul set, soprattutto quando Eric entrava in scena con gli enormi abiti di re Enrico VIII" annuncia divertita Natalie Portman che riveste il ruolo della storica Anna, mentre quello inventato di Mary è affidato alla Johansson. "Per quanto mi riguarda - rivela quest'ultima - ero un po' intimorita dall'insieme del progetto, ma col supporto di Natalie e di Eric è andato tutto liscio. Tranne le misure dei corsetti, che dovevano essere strettissimi come gli originali dell'epoca...". Costumi a parte, impeccabili grazie al premio Oscar Sandy Powell, il film si intesse degli intrighi di corte in una costante ambizione di potere. Ambizione che ha stimolato gli interpreti ad una sfida vera e propria: "Facevamo a gara a chi contribuiva meglio alla riuscita del film", racconta la bionda Scarlett, che non nasconde la sua costante ispirazione a Meryl Streep "come donna e come attrice". È invece il regista Justin Chadwick a parlare di Natalie Portman, che presto esordirà alla regia con A Tale of Love and Darkness tratto da Amos Oz: "Natalie è dotata di un'intelligenza feroce ed è stata in grado di fare emergere quel sottostrato di umanità di cui Anna, in apparenza, non è dotata". Tra le curiosità di un film sulla storia inglese e girato da un suddito di sua Maestà è la provenienza dei protagonisti, tutti dalle colonie: "Diversificare gli attori per Paesi d'origine mi sembra uno dei pochi aspetti di generosità dell'industria del cinema", sottolinea l'australiano Eric Bana col pieno consenso delle colleghe.