Il miglior risultato dal 1998 (l'effetto Titanic portò a 118 milioni i biglietti totali venduti) ad oggi. Nel 2007 i biglietti venduti nelle sale cinematografiche italiane, secondo i dati del campione Cinetel, sono stati 103,6 milioni, con un aumento del 12,28% rispetto al 2006. Poiché Cinetel rileva il 90% delle sale italiane, si può ipotizzare che il risultato finale, che sarà reso noto tra qualche mese dalla Siae, oscillerà intorno ai 115 milioni di biglietti venduti sull'intero mercato. "Rispetto al 1998 - scrive il Giornale dello Spettacolo - l'Italia segna un risultato positivo ancora più evidente perché in diversi paesi europei, come Francia, Germania e Spagna, i bilanci del 2007 sono contrassegnati da un segno meno, e in altri, come l'Inghilterra ma anche gli stessi Stati Uniti, da una crescita decisamente più contenuta di quella italiana". Una spinta importante è arrivata anche dall'andamento delle ultime festività che hanno registrato una crescita di spettatori del 6% sul 2006. E c'è un altro motivo di speciale soddisfazione: il cinema nazionale ha chiuso l'anno con una quota di mercato superiore al 31% e ha piazzato dieci titoli tra i 25 maggiori incassi: nella classifica ci sono Natale in crociera, Una moglie bellissima, Manuale d'amore 2, Ho voglia di te, Notte prima degli esami oggi, Matrimonio alle Bahamas, Saturno contro, Il 7 e l'8, Come tu mi vuoi, Mio fratello è figlio unico. Anche in questo caso per ritrovare un risultato così confortante per la produzione nazionale bisogna tornare molto indietro nel tempo. "Sono tre i fattori fondamentali che hanno portato a questo risultato - spiega Paolo Protti, presidente dell'Anec, associazione nazionale esercenti cinema -: la presenza di un prodotto valido e variegato, la presenza di blockbuster nei mesi di giugno e luglio, con particolare riferimento all'uscita di Harry Potter e l'Ordine della Fenice a metà luglio, e la forte presenza di prodotto italiano. Questi dati sono confortanti e ci fanno sperare in un futuro positivo, ma perché ciò avvenga occorre che anche nel 2008 questi tre fattori siano confermati. Mentre sulla presenza di un valido prodotto sia internazionale sia nazionale sembra non esserci dubbio, qualche perplessità c'è sull'offerta di blockbuster nel periodo estivo, ma confidiamo che l'evoluzione complessiva del mercato non faccia fare dei passi indietro a qualcuno che invece vorrebbe tornare al passato. Inoltre non va dimenticato che i maggiori incassi vanno spalmati su un numero maggiore di schermi, ma, anche qui, se si vuole che l'esercizio aumenti occorre che ci sia un buon prodotto tutto l'anno".