(Cinematografo.it/Adnkronos) - Un viaggio nell'oscura storia della Russia di inizio Novecento. Dall'8 aprile nelle sale Rasputin, il film di Louis Nero, sulla vita dell'occultista, con Francesco Cabras, Daniele Savoca. La voce narrante è di Franco Nero.
Il 19 Dicembre 1916, l'ultimo dicembre dell'Impero Romanov, un complotto contro l'uomo piu' misterioso della Russia si stava attuando ad opera di alcuni tra i più noti ed influenti personaggi della corte. Attraverso la narrazione storica si affronta il mistero della vita e della morte del 'Santo-Demonio': Grigorij Efimovič Rasputin. In un complesso ed articolato percorso, avvalendosi di interessanti e rarissimi documenti, la figura di Rasputin riemerge dalle accuse di occultismo per essere in qualche modo rivalutata. Rasputin, uno dei personaggi più enigmatici e controversi del XX secolo, è il contadino divenuto consigliere dell'ultimo Zar Nicola II di Russia.
Rasputin, l'uomo odiato e temuto nei circoli di governo per il suo potere ipnotico nei confronti della coppia imperiale; l'uomo che con il suo alone suggestivo ha sedotto dame dell'aristocrazia e donne del popolo; l'uomo adorato dalla Zarina Alessandra Feodorovna per aver salvato con le sue facoltà da guaritore suo figlio ed erede al trono, l'emofiliaco principino Aleksej. Un uomo che ha pagato con la vita l'amore verso il potere di coloro che gli erano a fianco. Si parte dalle ultime e rocambolesche ore della sua vita, dalla morte tanto famosa quanto misteriosa di colui che venne ritrovato nel fiume Moika che attraversava San Pietrogrado, ricoperto da una crosta di ghiaccio e ferito gravemente, col viso sfigurato e le mani legate da una corda. Descrivendo l'affascinante mondo degli ultimi eredi della dinastia Romanov e attraversando gli stupendi e sfarzosi scenari delle loro residenze, ci si spingerà fino alle Sette occultiste dell'antica Russia: un viaggio sulle ali della leggenda di uno dei personaggi più inquietanti e controversi del Novecento.