Quattro documentari per ripercorrere vent'anni di "controrivoluzione" dei diritti dei lavoratori: è quanto propone Vivere e morire di lavoro, il cofanetto Feltrinelli Real Cinema (2dvd+libro, disponibile da domani, 20 giugno) che raccoglie i film che il regista Daniele Segre ha dedicato al tema. Dal "lontano" 1994 di Dinamite, sulla chiusura della Carbosulcis in Sardegna, al recente Sic Fiat Italia (che parte dal "referendum Marchionne" di Mirafiori per intraprendere un viaggio nella storia del lavoro e nella memoria stessa del cinema del suo autore), da Asuba de su serbatoiu (sulla drammatica battaglia degli operai della Nuova SCAINI di Villacidro nel 2000) a Morire di lavoro (autentica Spoon River del mondo dei cantieri edili), Segre racconta tante storie di soprusi e diritti negati fino al prezzo della dignità e della vita.
Insieme ai film, come tradizione del marchio Feltrinelli Real Cinema, anche un libro: firmato da Peppino Ortoleva, con una nota di Tullio Masoni, "Un cinema sul lavoro, un cinema del lavoro" ripercorre l'opera di Segre. Un'opera - scrive Ortoleva nel volume - che "ci parla del lavoro che, quando viene a mancare, porta via con sé non solamente un reddito indispensabile, ma anche un'identità personale e collettiva".