“Sono partito da questa idea scorretta, che mi ha sempre divertito, secondo cui ogni essere umano può essere cattivo, avido, spietato, anche un disabile. Sono gli stessi disabili a detestare i falsi pietismi. L’idea mi frullava in testa già cinque o sei anni fa, poi il film ha avuto un percorso lunghissimo. Ci tengo a precisare che non si tratta di un film sulla disabilità. La disabilità è un dato, ma i protagonisti sono persone che lottano per conquistare la propria felicità, che in un primo momento coincide con l’azione di rubare 4 milioni a una banca. Quando poi uno di loro si dimostra generoso, riuscirà a ottenere la ricompensa più grande, che è l’amore. Ecco, direi che Brutti e cattivi è un film sull’amore”.

Sbarca a Venezia 74 nella sezione Orizzonti il primo film del regista Cosimo Gomez, Brutti e cattivi. Una dark comedy scorrettissima che racconta le rocambolesche vicende di quattro disabili (un uomo senza gambe, una donna senza braccia, un rasta tossico e maleodorante e un nano rapper) alle prese con uno sgangherato progetto di rapina. Tra i protagonisti, Claudio Santamaria nel ruolo del Papero:

“Ho deciso di accettare questo ruolo, ancor prima di aver letto la sceneggiatura. Mi è bastato dare uno sguardo al moodbook, realizzato dagli sceneggiatori. L’ho trovato fantastico, era pieno di disegni sui personaggi e il soggetto e mi ha subito conquistato. Ho avuto la possibilità di esplorare questo personaggio meraviglioso, il Papero: pistola in mano, riporto svolazzante, sulla sedia a rotelle, mi è sembrato di tornare bambino quando giocavo a indiani e cowboy! Per un attore è importante potersi trasformare fisicamente, giocare, sentirsi diverso. Avevamo in mano dei personaggi che erano come scatole molto colorate, ma noi attori abbiamo lavorato sul loro dolore, per dargli verità e tridimensionalità, per renderli credibili”.

L’attrice Sara Serraiocco interpreta Ballerina, una donna senza braccia, ma abilissima nei movimenti: “Cosimo mi ha dato una grande opportunità. Per il personaggio di Ballerina, mi sono ispirata a Simona Atzori, la danzatrice disabile, che si allenava nella mia squadra di danza. Ho avuto il privilegio di ammirarla danzare fin da quando ero piccola! Fisicamente ho seguito un training molto duro, per molti mesi m esercitavo con le braccia legate, facendo tutto con i piedi (persino truccarmi!). È stata una bella esperienza, che mi ha permesso di stravolgere la mia fisicità e la mia attitudine naturale: non capita tutti i giorni di poter interpretare un personaggio privo di sensi di colpa, una donna calcolatrice che seduce per ottenere ciò che vuole. Sul set si è creata un’empatia bellissima con gli altri attori, c’era una grande energia!”.

Per il casertano Marco D’Amore, alias il Merda, l’approccio al personaggio è stato completamente opposto, non all’insegna della sottrazione: “Per gli altri si racconta una mancanza, io invece per la prima volta ‘tenevo i capilli!’. Ho intrapreso un percorso tricologico importantissimo. Concordo sul fatto che è l’amore il motore della storia. Il mio personaggio, Giorgio Armani detto “il Merda”, è mosso da questo sogno d’amore infantile per una persona che lo tratti come un essere umano. Nel film non siamo disabili, ma esseri umani”.

Nel film recita un vero disabile, Simone Martucci, ‘Simoncino’, uno dei più attivi rapper della scena romana: “Ringrazio tutti, per me è stata la mia prima esperienza al cinema. Essendo disabile, ho seguito un percorso completamente diverso rispetto agli altri attori, vivendo questa esperienza con emozione e con la voglia di dire che nulla è impossibile nella vita. Volere è potere, come dico sempre. Mi è piaciuta l’idea di rappresentare parte della mia vita attraverso questo personaggio”.

La sceneggiatura di Brutti e cattivi, scritta a due mani dal regista e da Luca Infascelli, si basa sul soggetto con cui Gomez vinse nel 2012 il Premio Solinas. Grazie a quella vittoria, il produttore Fabrizio Mosca si interessò al progetto, avviando un complesso iter realizzativo durato diversi anni: “Siamo andati a vedere tutt’insieme Smetto quando voglio  di Sydney Sibilia quando già stavamo lavorando al film e io ho pensato che fosse un lavoro così originale, così forte, che mi sono un po’ ingelosito. Quel film ha aperto una breccia, poi c’è stato Lo chiamavano Jeeg Robot, e poi noi. La tendenza negli ultimi anni è quella di voler fare commedie diverse, che giochino sulla commistione tra generi e linguaggi. Abbiamo avuto in Rai Cinema e nei partner stranieri molto consenso”.

Il film esce nelle sale il 19 ottobre per 01 Distribution. Alla domanda se in futuro intende realizzare un film di ‘buonissimi’, Gomez risponde senza un attimo di esitazione: “Impossibile!”.