Si conoscerà venerdì 21 ottobre il titolo del film che prenderà il posto di Private nella corsa all'Oscar come miglior film straniero. I 17 membri della commissione incaricata di designare il candidato italiano si riunirà alle ore 15.00 e l'annuncio sarà comunicato dall'Anica. Dopo l'esclusione dell'opera prima di Saverio Costanzo da parte dell'Academy, perché non girato neanche parzialmente in italiano, tornano in ballo 9 concorrenti: La bestia nel cuore di Cristina Comencini, Cuore sacro di Ferzan Ozpetek, I giorni dell'abbandono di Roberto Faenza, Quando sei nato non più nasconderti di Marco Tullio Giordana, Quo vadis, Baby? di Gabriele Salvatores, Provincia meccanica di Stefano Mordini, Viva Zapatero! di Sabina Guzzanti, Il resto di niente di Antonietta De Lillo e il superfavorito Manuale d'amore di Giovanni Veronesi. Dalle pagine del Messaggero, il regista toscano ha rivolto proprio questa mattina una appello a Ferretti, Bertolucci e a tutti gli altri commissari affinché "puntino i piedi e in nome della coerenza non accettino diktat". "Se Privare è il candidato che abbiamo scelto - dice il regista - deve andare agli Oscar. E se gli americani non lo accettano, tanto peggio: vuol dire che quest'anno l'Italia non presenterà nessun film. L'importante è non prostrarsi agli Usa: lo facciamo già in politica, almeno nel cinema manteniamo l'autonomia". Di fronte alla possibilità che il suo Manuale d'amore venga selezionato, Veronesi commenta: "Se fosse per me non accetterei, ma non sono io a decidere, è il produttore e in ogni caso sarei tenuto a obbedirgli".