“Volevo rappresentare innanzitutto la borgata, la sua vitalità e mi è sembrato che creare il conflitto tra questa realtà e quella borghese sarebbe stato ancora più efficace”. E' questa la prima cosa che Saverio di Biagio tiene a sottolineare sulla genesi di Qualche nuvola, il suo primo lungometraggio, presentato nella sezione Controcampo Italiano.
Una commedia sentimentale la sua, che racconta la storia di una giovane coppia alle prese con i dubbi e le tensioni di un matrimonio che si avvicina. “Quando ho scritto questo film era un periodo in cui ero molto attento al lavoro di Renato Castellani e Luciano Emmer e a quello, che secondo me, è stato giustamente definito Neorealismo rosa". Finalmente Diego, che l'interprete Michele Alhaique definisce “un personaggio che rappresenta una fase un po' delicata per una persona: un momento in cui si prende una scelta o un'altra ed è più facile nonù prenderne nessuna” e Cinzia, che per la venticinquenne Greta Scarano, “è una donna molto emotiva con cui personalmente sono entrata in conflitto perché il suo comportamento è un po' troppo all'antica”, hanno deciso di fare il grande passo. Mentre lei, lunatica e apprensiva, con una cura maniacale segue i preparativi per il grande giorno, lui si divide tra gli amici, il cantiere in cui lavora e l'incarico privato che il suo capo gli ha commissionato. Dai quartieri popolari ai margini della città in cui abita, ogni giorno attraversa la capitale per raggiungere il centro. “Le scene in motorino sono state volute. In fase di scrittura di solito vengono sacrificate. Ma volevo esaltare la dimensione della distanza fisica e metaforica tra due luoghi completamente diversi”. Di Biagio, che ha quindici anni di esperienza come aiuto regista, è fiducioso sul futuro e la diffusione del suo film, che arriverà nelle sale grazie a Fandango, probabilmente a fine marzo 2012.