Un fumetto letteralmente trasferito sul grande schermo. Questo è Sin City il film diretto da Robert Rodriguez e Frank Miller, con la collaborazione di Quentin Tarantino, in concorso a Cannes. Il più atteso tra i film Usa in cartellone al festival, spettacolare, violento e rivoluzionario, Sin City si ispira all'omonimo fumetto dello stesso Miller e negli Stati Uniti ha raccolto non soltanto le lodi della critica, ma anche gli applausi del pubblico. Per l'occasione sono arrivati sulla Croisette Rodriguez e Miller accompagnati da alcuni degli interpreti, Benicio Del Toro, Clive Owen, Mickey Rourke (in verità a Cannes già da alcuni giorni) e le due protagoniste femminili, Brittany Murphy e Jessica Alba. Grande assente Bruce Willis. Sin City racconta di una città del peccato, alla fine del mondo, dove il male e il bene si contendono la partita con tutti gli eccessi, fisici e di comportamento, possibili. Sullo sfondo di questa violenta e oscura località, si intrecciano diverse storie. Il tutto girato interamente in digitale con la tecnica del "green-screen" e rigorosamente in bianco e nero, ad eccezione di qualche raro schizzo di colore qua e la. I due registi rifiutano, tuttavia, l'etichetta di "film violento": "Sin City è stilizzato, irreale e ha un approccio artistico. E' un noir che parla solo di ciò che è oscuro. Di questo passo arriveremo a considerare violento anche Bugs Bunny" si difendono. Fatto sta che il film alla proiezione per la stampa, ha suscitato molte perplessità e qualche delusione. Intanto Rodriguez e Miller sono già al lavoro sul sequel. "Ci sono sette episodi dei fumetti di Miller e io ne ho sfruttati solo tre - spiega Rodriguez -. Per ora, tra quelli rimasti, ne ho scelto uno, Day to Kill, poi si vedrà. E per quanto riguarda gli attori, non è escluso che molti del vecchio cast possano rientrare in questo nuovo progetto".