Il boss ha detto sì: Bruce Springsteen il 1° novembre sarà in sala al Festival Internazionale del Film di Roma per la proiezione del film The Promise: The Making of Darkness on the Edge of Town di Thom Zimny, in concorso nella sezione L'Altro Cinema | Extra a cura di Mario Sesti. Uno dei più grandi miti viventi del rock ha accettato di partecipare al Festival di Roma dove il film viene presentato in anteprima. Il film, che ha avuto una sorprendente accoglienza in America, rievoca la realizzazione di un celebre album, Darkness on the Edge of Town, che fu il frutto di una decisiva fase creativa di Springsteen.
Dopo il 1976, reduce dal successo di Born to Run, Springsteen apre il cantiere di un progetto del tutto differente, che imprimerà un svolta decisiva al suo stile, riempiendo in poche settimane il suo quaderno con i testi di più di 50 canzoni. Un nuovo capolavoro era alle porte e questo film ne racconta sia la ricerca artistica (il desiderio di ricreare in studio il sound dal vivo della band) sia la profonda aspirazione estetica ed esistenziale (“More than rich, more than famous, more, more than happy, I wanted to be great”, confessa Springsteen).
“E' stata una grande esperienza lavorare con Bruce, Jon Landau e la E Street Band”, dice invece il regista Thom Zimny. “E' un grande onore, per me, partecipare a questo festival meraviglioso e sono davvero elettrizzato dall'idea di presentarvi il mio film”. Regista pluripremiato, Zimny, già collaboratore scenico e archivista di Springsteen per più di dieci anni, ricostruisce con The Promise le prove e la registrazione, tra il 1976 e il 1978, di uno degli album più importanti della storia della musica, e raccoglie le testimonianze di tutti coloro che parteciparono a quella stagione irripetibile (Patti Smith, il manager Jon Landau, Patti Scialfa e gli altri membri della E Street Band).