Dopo il trionfo de Il Signore degli Anelli, il regista Peter Jackson è riuscito a realizzare una impresa giudicata impossibile: fare un film, King Kong, ancora più avvincente della famosa saga ispirata ai libri di Tolkien. E' questo il giudizio del critico del settimanale Newsweek che lo ha visto in anteprima in Nuova Zelanda. Costato oltre 200 milioni di dollari, lungo quasi tre ore (il doppio dell'originale filmato nel 1933), King Kong funziona - secondo il noto settimanale - grazie a due elementi: il gorilla alto otto metri protagonista della storia recita come un attore (merito dell'abilità dello stesso team che ha animato Gollum nel Signore degli Anelli) e Naomi Watts che, nel ruolo che fu di Fay Wray, riesce a essere più che convincente nei panni della eroina salvata dall'animale. Peter Jackson, che sognava fin da ragazzo di poter filmare un giorno un remake di questo classico, si è preso tuttavia delle libertà, nonostante avesse assicurato massima fedeltà alla versione originale: le attenzioni amorose della eroina sono spostate da un ufficiale navale (come nel film originale) al cineasta che conduce l'equipe sull'isola infestata di pericoli dove vive anche il gigantesco King Kong e il recupero di una scena tagliata dal regista Merian Cooper nel  film del '33, quella in cui si vede una valle infestata di giganteschi ragni (giudicata all'epoca troppo spaventosa per il pubblico) trasformata da Jackson in una delle sequenze più avvincenti. King Kong uscirà il 14 dicembre negli Usa e due giorni dopo in Italia.