Il Premio Civitas Vitae - Rendere la longevità risorsa di coesione sociale, giunto alla sua sesta edizione alla 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, va a Silvio Soldini, regista de Il colore nascosto delle cose, presentato nella sezione Fuori Concorso.

Valeria Golino e Silvio Soldini

Promosso dalla Fondazione OIC Onlus il premio collaterale della 74. Mostra di Venezia viene assegnato a un regista o interprete capace di veicolare un'immagine al di fuori degli schemi della longevità e più in generale delle persone in situazione di fragilità.

La Giuria presieduta dalla scrittrice Antonia Arslan (presidente) e composta dallex direttore generale di RAI e Sole24Ore Gianni Locatelli, dallattore Alberto Terrani, dal critico cinematografico Federico Pontiggia, con lamichevole supporto dei precedenti vincitori Costanza Quatriglio e Ivan Gergolet, assegna il Premio Civitas Vitae 2017 a Silvio Soldini per Il colore nascosto delle cose, con la seguente motivazione:

“Regista e sceneggiatore sensibile e avvertito, Silvio Soldini con Il colore nascosto delle cose racconta una (stra)ordinaria storia di coesione sociale, illuminando il lato nascosto dellaccoglienza: aprirsi allaltro, accettarne debolezze e disabilità, rafforza la nostra personalità, cambia la nostra esistenza.

La cecità di Emma, ben interpretata da Valeria Golino, è un handicap, ma non una condanna. Soprattutto, è una possibilità per laltro: Teo, un misurato Adriano Giannini, incontrandola conosce se stesso, accetta i propri sentimenti e le proprie responsabilità. Ne Il colore nascosto delle cose vince il coraggio di un cinema che scavalca le apparenze: Soldini sceglie di raccontare una favola umana e umanista, dove la speranza è il colore primario".

La cerimonia di consegna del Premio Civitas Vitae 2017 si terrà domani sabato 9 settembre alle ore 11.00 presso lo Spazio Fondazione Ente dello Spettacolo (Sala Tropicana 1) all'Hotel Excelsior.

La Fondazione OIC Onlus (www.oiconlus.it) da 60 anni si occupa di dare accoglienza alle persone anziane e fragili. Opera sulla base di una vision che considera la longevità non un peso, ma una risorsa per la società, una fase della vita che può essere vissuta in pienezza, rifuggendo derive giovanilistiche e ghettizzazioni. La Fondazione è presente in Veneto e Lombardia con 14 strutture nelle quali operano oltre 1.700 dipendenti di 30 nazionalità diverse.