Nonna e nipotina premiati ad Amsterdam. L'IDFA (International Documentary Festival Amsterdam) si conclude con l'attribuzione del Joris Ivens Award per il miglior documentario lungo a My Grandmother's House del regista spagnolo Adán Aliaga. Il film, presentato in anteprima europea, ritrae con sensibilità ed essenzialità il rapporto tra una nonna arcigna e retrograda, la settantacinquenne Marita, e la sua nipotina Marina nella provincia di Alicante. Questa relazione complessa, fatta di silenzi ed alterchi lungo il fil rouge dell'amore, ha luogo nella casa di Marita, che sta per essere demolita: la donna potrà sopportare di abbandonare l'abitazione dove ha vissuto per 52 anni? Una menzione speciale della giuria composta da Leonard Retel Helmrich, Luke Holland, Jehane Noujaim, Nick Roddick e Tamara Trampe è andata a Our Daily Bread dell'austriaco Nikolaus Geyrhalter: attraverso un montaggio delle atttrazioni d'impronta surrealista, Geyrhalter osserva la contemporanea produzione alimentare, evidenziando la progressiva disumanizzazione ed alienazione del processo con immagini crude e contemporaneamente asettiche. Il Silver Wolf per il miglior documentario corto è andato invece a Before flying back to the Earth del lituano Arunas Matelis. Presentato in anteprima ad Amsterdam, Before flying back to the Earth riatre la figlia del regista durante il trattamento medico per combattere la leucemia: anzichè adombrare la morte, il film si sofferma sull'attaccamento gioioso della bambina alla vita, tra allenamenti di karate e il desiderio di un hamburger e una coca-cola. Nella categoria documentari di durata inferiore a 30' il riconoscimento Silver Cub Award è stato attribuito a Butterfly Man di Samantha Rebillet, mini-biografia audiovisiva di un collezionista di farfalle con la passione per la danza. Il premio per la miglior opera prima, First Appearance Award, è stato consegnato ad Astrid Bussink, che ha posato la sua camera a Nagyrev, un piccolo villaggio ungherese teatro nel 1929 di 140 casi di omicidio per avvelenamento da arsenico: The Angelmakers inquadra l'odierna vita del paesino tra ricordi smozzicati e insofferenza per il presente. Tra i riconoscimenti collaterali del festival, che si conferma vetrina privilegiata del documentario mondiale, il premio del pubblico è andato a Sisters in Law di Kim Longinotto e Florence Ayisi, esilarante direct cinema sulla condizione femminile ambientato a Kumba Town in Camerun, mentre The Amnesty International - DOEN Award è stato attribuito a China Blue dello stunitense Micha X. Peled ritratto impietoso della produzione tessile cinese, tra sfruttamenti e speranze castrate.