Sono stati annunciati i vincitori del premio Lumiére, il riconoscimento assegnato ogni anno dalla Académie des Lumières, composta dai corrispondenti della stampa internazionale a Parigi.

Candidato a cinque Lumiére, Les Choses qu'on dit, les choses qu'on fait di Emmanuel Mouret vince il premio come miglior film, mentre Maïwenn è incoronata come miglior regista per ADN.

Due riconoscimenti su sei candidature a Due, diretto dall'italiano Filippo Meneghetti, che porta a casa sia il premio per l'opera prima sia quello per l'attrice, assegnato alle protagoniste Martine Chevallier e Barbara Sukowa. Due è stato selezionato dalla Francia per la nomination all'Oscar come miglior film internazionale.

Doppio alloro anche per Été 85 di François Ozon, premiato per la fotografia e nella categoria della rivelazione maschile (i protagonisti Félix Lefebvre e Benjamin Voisin).

da sinistra Féli Lefebvre e Benjamin Voisin in Été 85 di François Ozon
da sinistra Féli Lefebvre e Benjamin Voisin in Été 85 di François Ozon
da sinistra Féli Lefebvre e Benjamin Voisin in Été 85 di François Ozon
Été 85 di François Ozon

Tutti i vincitori:

Miglior film

Les Choses qu'on dit, les choses qu'on fait di Emmanuel Mouret

Miglior regista

Maïwenn - ADN

Miglior attrice

Martine Chevallier e Barbara Sukowa - Due

Miglior attore

Sami Bouajila - Un fils

Miglior sceneggiatura

Stéphane Demoustier - La Fille au bracelet

Rivelazione femminile

Noée Abita - Slalom

Rivelazione maschile

Félix Lefebvre e Benjamin Voisin - Été 85

Miglior opera prima

Due di Filippo Meneghetti

Miglior coproduzione internazionale

L'Homme qui a vendu sa peau di Kaouther Ben Hania

Miglior documentario

Un pays qui se tient sage di David Dufresne

Miglior film d'animazione

Josep di Aurel

Miglior fotografia

Hichame Alaouié - Été 85

Miglior musica

Silvia Pérez Cruz - Josep