RCL contiene delle storie preziose, e le storie sono più importanti delle tesi dall'alto. Sia che entrino in fabbrica o protestino, questi operai sperano tutti in un futuro migliore per i propri figli”. Così il comico Paolo Rossi, protagonista di RCL – Ridotte Capacità Lavorative, “film di fantascienza, surrealismo civile su Pomigliano” diretto da Massimiliano Carboni, scritto con Alessandro Di Rienzo, in cartellone al 28° Torino Film Fest (Festa mobile) e dal 10 dicembre in sala distribuito in circa 30 copie da Iris.
Girato come un reality (il regista viene dal Grande Fratello), con il comico accompagnato da una troupe sui generis, passa dal sindaco di destra al prete di sinistra, “terzomondista”, il sindacalista di turno e gli abitanti di Pomigliano d'Arco, mentre gli operai arrivano solo nei 15 minuti finali (dura 75'): “Li abbiamo incontrati solo alla fine, a cena, perché di giorno non sono in strada, ma in fabbrica o in cassa integrazione, mentre il sindaco va al bar, il prete è sempre in chiesa e il sindacalista gira intorno alla fabbrica”, dice Rossi, mentre Di Rienzo, anche operatore operista nel film, sottolinea: “Pomigliano è stato raccontato come guerra fredda tra i sì e i no, ma noi abbiamo trovato altro”.
Su tutto, dice Rossi, “rimangono le storie, che siamo andati a cercare: in particolare, l'operaio in pensione che sogna ancora la catena di montaggio e si sveglia stanco al mattino. Mi chiedo se uno possa sentirsi portato per questo lavoro...”. Viceversa, per lui è arrivato il tempo della liberazione: “Mi sono liberato dallo show business, anche a costo di sacrifici, e ho potuto girare il Paese con spettacoli e laboratori teatrali: L'Aquila, le miniere della Sardegna, Lampedusa e Pomigliano, perché raccontare storie non vuole vincoli”.
Né remore: “Il ministro dell'Economia sostiene che con la cultura non si mangia, allora perché lo Stato mi chiede un prestito, mi piace chiamarlo così, del 40% su quello che incasso a teatro. Non mangio tanto, ma avrei bisogno - conclude ironicamente Rossi - di comprarmi dei calzini: lo rivoglio indietro".