La corte polacca ha rigettato la richiesta di estradizione americana per Roman Polanski, condannato nel 1977 per lo stupro ai danni di Samantha Gaimer, all'epoca dei fatti tredicenne. Il giudice Dariusz Mazur, della Corte del Distretto di Cracovia, ha dichiarato alla Reuters che la richiesta era "inammissibile". Una decisione inattesa, che smentisce le voci delle ultime ore secondo cui la Polonia sarebbe stata sul punto di concedere l'estradizione del suo famoso cittadino e che chiude probabilmente una vicenda lunga quasi quattro decenni.

Nel 1977, Polanski si era dichiarato non colpevole, ma poi aveva accettato un patteggiamento con una dichiarazione di colpevolezza per rapporti sessuali illeciti a carico di un minore.

Dopo aver appreso che invece della libertà vigilata sarebbe stato incarcerato, il regista era fuggito in Francia, qualche ora prima della condanna formale. Da allora è lì che ha vissuto per lo più, evitando di visitare paesi che potevano estradarlo negli Stati Uniti.