Sarà allestita da oggi fino al prossimo 15 novembre, alla sala Santa Rita di Roma, la mostra "Antonio Valente. Archiscenotecnicopittorcinemacostumistartista", una raccolta di disegni carboncino e pastello ispirati al tema della danza. Considerato un eclettico maestro del futurismo (è stato pittore, architetto, scenografo, scenotecnico e costumista: importante la sua collaborazione con il regista Giovacchino Forzano) Valente presentò per la prima volta questi disegni alla galleria Der Sturm di Berlino nel 1923. Secondo Valente, la rappresentazione della musicalità del movimento viene generata (secondo l'Euritmia di Dalcroze) dall'interazione dei tre elementi tempo-spazio-energia. I corpi stilizzati dei ballerini esprimono l'eterna sublimazione della danza e ricordano da vicino le contemporanee sperimentazioni di Schlemmer alla Bauhaus. La raccolta è stata conservata nell'Archivio Del Favero Valente dalla vedova dell'artista Maddalena Del Favero e da poco catalogata e in parte restaurata dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio. L'iniziativa è promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale in collaborazione con Zetema Progetto Cultura. Luica Collarile e Giorgio Muratore sono curatori della mostra.