Scorsese ieri, Polanski oggi. Giunto alla seconda edizione Il mio Fellini (Rimini 15 e 16 dicembre) vedrà protagonista il regista polacco al quale sarà consegnato il Premio Fondazione Fellini. Roman Polanski, ospite della manifestazione, racconterà al pubblico il rapporto che lo ha legato al grande cineasta romagnolo a cui l'omonima Fondazione, presieduta da Pupi Avati, dedica il prestigioso Premio. L'influenza dell'arte e delle opere di Federico Fellini sarà al centro delle testimonianze di personalità del mondo del cinema e della cultura che, pur non avendo conosciuto direttamente il regista, da questi sono stati "contaminati" e ispirati. Testimonianze che saranno il cuore di un convegno i cui lavori saranno aperti il 15 dicembre da Carlo Verdone. L'attore-regista prenderà in esame il primo Fellini, partendo da una personale analisi di alcuni film che ha amato particolarmente: Lo sceicco bianco (1952), I vitelloni (1953), Il bidone (1955) e La dolce vita (1960). Gli altri interventi sono stati affidati a personalità del mondo della cultura, tra cui Vincenzo Cerami, Giorgio Faletti, Roberto Coreoneo, Giuseppe Piccioni, Domenico Starnone. Al termine della prima giornata di lavori in omaggio a Roman Polanski, sarà proiettato Rosemary's Baby che Fellini dichiarò di amare particolarmente e che annoverò tra i suoi 40 film preferiti.