Accoglienza fredda a Cannes per Quando sei nato non puoi più nasconderti, il film di Marco Tullio Giordana, in gara per la Palma d'Oro, presentato in anteprima questa sera ai giornalisti presenti sulla Croisette. Al termine della proiezione, il pubblico in sala si è mostrato piuttosto indifferente verso la pellicola: soltanto un paio di tiepidi applausi, non è mancato qualche fischio. Quando sei nato non puoi più nasconderti era uno dei film più attesi al festival, non solo dalla critica italiana, ma anche da quella francese che, nel 2003, si era innamorata de La meglio gioventù. Lodi, e ancora lodi, invece per Daniele Vicari, che concorre nella Semine de la Critique con la sua opera seconda, L'orizzonte degli eventi. Il quotidiano Liberation, particolarmente critico negli ultimi anni con gli autori di casa nostra, si spreca in complimenti e arriva addirittura a definirlo un vero e proprio "avvenimento" per il cinema italiano. "Il film ci ha attraversato, lasciando in noi numerose tracce benefiche - scrive il critico Gerard Lefort -. E' una storia aperta sul tema del tradimento. Quello che infliggiamo agli altri con il pretesto di voler loro bene, quello che infliggiamo a noi stessi e alle nostre convinzioni quando ci raccontiamo che nonostante tutto abbiamo un cuore".