Un biopic, anzi un film biografico perché il termine inglese non gli piace, su Luigi Pirandello. Sarà questa la prossima fatica cinematografica di Michele Placido, come lui stesso rivela all’AdnKronos, facendo anche il nome dell’interprete che vorrebbe: "Sicuramente celebrerò Pirandello in occasione dei 150 anni della sua nascita, nel 2017, quello che mi interessa di più è il suo rapporto con Marta Abba, e voglio lavorare su una vita di Pirandello, cosa che non è stata mai fatta. Ci sto pensando e sono già in fase di riflessione con alcuni autori", dice Placido.

Quando gli si chiede se intende interpretare lui Pirandello Placido sorride e fa un cenno di diniego, poi aggiunge: "Penso a Castellitto, lo dico perché con lui ne ho già parlato ed è interessato, anzi è affascinato, ora dobbiamo capire che percorso fare per arrivare al film, lui come interprete, io come regista". Quanto alla struttura del film, Placido pensa di narrare la vita di Pirandello dai 40 anni circa in avanti, avendo come punto fermo il Nobel per la letteratura che gli venne assegnato nel 1934.

A rinfocolare la passione di Placido per Pirandello è stato La scelta, il suo film interpretato da Ambra Angiolini e Raoul Bova, in sala dal 2 aprile, tratto appunto da un testo di Pirandello, L’innesto.