"Ovunque sei è un film difficile, un film che spiazzerà la critica ma non il pubblico che ha amato Un viaggio chiamato amore". Da Genova, dov'è ospite delle Giornate Professionali di Cinema, Michele Placido parla del suo nuovo film, in predicato per la Mostra del Cinema di Venezia, e interpretato da Stefano Accorsi, Violante Placido e Barbora Bobulova. "Mi sono ispirato a Pirandello - spiega il regista - un autore che piace al pubblico e che mi ha sempre affascinato per la sua capacità di rappresentare l'irrapresentabile. Anche il mio film ha l'obiettivo di sondare l'insondabile attraverso le emozioni". Ovunque sei racconta la storia di un chirurgo, Matteo (Accorsi), che vive un rapporto tormentato con la moglie Emma (Barbora Bobulova). Durante un turno di notte in ospedale incontra Elena, giovane volontaria con la quale s'instaura subito una forte attrazione. "Nel film non mancherà il colpo di scena - annuncia il regista - qualcosa che trascinerà il pubblico in un viaggio al di là della realtà al fianco di Matteo". Quanto alla scelta degli attori, "Accorsi mi aveva chiesto di lavorare ancora insieme e Barbora Bobulova la considero l'attrice del momento. A mia figlia non avevo pensato affatto. All'inizio mi ero indirizzato su Giovanna Mezzogiorno (a lungo legata sentimentalmente ad Accorsi, n.d.r.) e a Laetitia Casta (attuale compagna dell'attore, n.d.r.) ma i loro impegni erano inconciliabili con il progetto. L'idea di affidare il ruolo di Elena a Violante è stata dei produttori e si è rivelata vincente. Credo che possegga una freschezza e una magia che manca totalmente alle altre due".