Cinecittà Luce distribuirà le opere prime e seconde prodotte da Raicinema. L'accordo è stato annunciato oggi al festival di Cannes dall'ad di Cinecittà Luce Luciano Sovena e dall'ad di Raicinema Paolo Del Brocco.
Il primo dei dieci titoli, previsti in due anni, a uscire in sala (27 maggio) sarà Corpo celeste di Alice Rohrwacher, appena passato nella sezione Quinzaine des realizateurs, e in lizza per la Camera d'Or. Dopo sarà la volta dei fratelli De Serio con Sette opere di misericordia e del nuovo documentario di Davide Ferrario Piazza Garibaldi, che racconta la trasformazione del nostro paese, partendo da Bergamo per arrivare in Sicilia.
"Oltre a formalizzare una collaborazione preesistente tra due grandi aziende di proprietà pubblica - ha detto Del Brocco -, vogliamo dare visibilità ai film che ne hanno bisogno. Aiutare i talenti ad emergere, trovare la giusta strategia distributiva con l'aiuto di Cinecittà Luce. Del resto produciamo moltissime opere, più di quante ne possa contenere il nostro listino 01". "Non è la prima volta che lavoriamo insieme - aggiunge Luciano Sovena-. Penso al successo di 20 sigarette di Aureliano Amadei ma ancora prima a Private di Saverio Costanzo, Saimir di Francesco Munzi e La spettatrice di Paolo Franchi. Oggi si realizza quello che abbiamo sempre sognato: è un operazione virtuosa e più organica rispetto al passato".
Le buone notizie non finiscono qui: parallelamente  Raicinema ha deciso di investire in opere a bassissimo costo, destinazione web: un progetto che prevede la messa in Rete di 12 film in 3 anni, di genere e preferibilmente in lingua inglese, con un budget non superiore a 150.000 euro. "Il primo - dice Del Brocco - si intitola True Love, i registi sono due giovanissimi che hanno girato interamente in America. A parte il web e l'homevideo, lo step finale è quello di mandarli in onda anche sul nostro canale televisivo Raimovie". 
Cinecittà Luce sta invece collaborando al restauro di quasi tutte le opere di Rossellini con il Centro Sperimentale e la Cineteca di Bologna. "A Cannes presentiamo  La macchina ammazzacattivi - spiega Sovena -. A Venezia India e così via. L'obiettivo è essere presenti nei festival più prestigiosi. Come ha detto ieri il ministro della Cultura Galan: evviva il cinema italiano".