Sarà il grande Peter Greenaway l’ospite internazionale dell’ottavo Ca’ Foscari Short Film Festival, in programma a Venezia a fine marzo. Il regista gallese, maestro di visionarietà, svelerà i segreti del suo cinema alla platea di studenti e appassionati della settima arte che affollerà l’Auditorium Santa Margherita dal 21 al 24 marzo.

Nell’anno del centocinquantesimo anniversario della sua fondazione, l’Università Ca’ Foscari si appresta ad accogliere il meglio del cinema corto internazionale con un parterre di nomi importanti, svelati oggi presso l’Aula Berengo della sede centrale dell’Università, alla presenza del direttore artistico e organizzativo Roberta Novielli e del prorettore alle attività e ai rapporti culturali di Ateneo Flavio Gregori. Sono intervenuti anche il regista Hiroki Hayashi, membro della giuria del concorso internazionale, Giorgio Busetto, direttore della fondazione Ugo e Olga Levi, Carlo Montanaro, responsabile della Fabbrica del Vedere, e il presidente della Municipalità  Giovanni Andrea Martini.

Oltre a Greenaway risponderanno presente allo Short l’animatore veterano degli Studi Disney Robb Pratt, che per l’occasione terrà una masterclass; l’animatrice indiana Gitanjali Rao, premiata nei più importanti festival internazionali per opere come Printed Rainbow e Orange, e il regista multimediale Shutaro Oku, conosciuto per Cain’s Descendant e Asura girl, che allo Short presenterà in anteprima mondiale il suo ultimo cortometraggio Nigorie.

Lo Short, come da suo DNA, sarà però soprattutto un focus sul cinema del futuro. Spazio allora ad alcuni dei migliori studenti di scuole di cinema di tutto il mondo: dal Venezuela alla Turchia, dall’Uzbekistan alla Francia, passando per gli USA, l’India e altre 20 diverse nazionalità. I loro cortometraggi sono stati scelti tra quasi 2500 candidature per il concorso internazionale, evento clou del festival. Dal lavoro di selezione emerge chiaramente una tematica dal sapore universale, declinata però nel rispetto delle singole particolarità e sensibilità culturali: il rapporto intenso e viscerale che lega una madre al proprio figlio. Un unico tema capace di assumere infinite diverse sfumature, che traccia il fil rouge della nuova edizione del festival, come in Eric del regista ungherese Hakan Sagiroglu, con la tragica ricerca del figlio da parte di una madre che deve fare i conti col proprio passato. In The Life of Ana (di Mlu Godola, Sud Africa) è la madre stessa a mettere in pericolo la vita del figlio e per salvarlo dovrà prendere decisioni difficili. Ancora più drammatica è la situazione nel messicano Don’t Pass Through San Bernardino (di Hugo Magaña) nel quale una donna non si fermerà davanti a nulla pur di arrivare alla verità sulla morte del figlio. Tash Kөmүr, di Evgenii Chistiakov, primo corto del Kirghizistan in Concorso allo Short, racconta invece la difficile realtà di due ragazzi, e delle loro famiglie, costretti a lavorare in una remota miniera di carbone. Sullo sfondo dell’omicidio di Pasolini si svolge invece il corto italiano Pipinara, di Ludovico Di Martino, incentrato su due giovani ladruncoli del litorale romano.

Le opere verranno valutate da una giuria d’eccezione, quest’anno composta dalla nostra Roberta Torre, candidata a 5 David di Donatello per il suo ultimo film Riccardo va all’Inferno, dal regista giapponese Hiroki Hayashi, conosciuto per opere profondamente legate alla realtà territoriale e culturale nipponica come Soul Journey – to The Future of Nanto e il recente Blossoming into a Family, e dal polacco Marcin Bortkiewicz, autore di numerosi film premiati presso i più importanti festival, tra cui Drawn from memory e Walpurgis night.

Un percorso che attraversa le diverse espressioni del cinema, con programmi speciali che spaziano dalle origini della settima arte all’universo delle web-serie e dell’animazione, senza trascurare la video arte contemporanea. Si tornerà quindi indietro nel tempo con una retrospettiva sul primordiale incontro tra cinema e scienza condotta da Carlo Montanaro, per poi guardare di nuovo al futuro con la presentazione della web-serie italiana Lobagge. Da un programma dedicato ai 150 anni dell’Università Ca’ Foscari alla presentazione delle prime prove di regia dei giovani cineasti del Master in Film Art in Filmmaking, passando anche per un workshop sull’animazione condotto dall’esperto Giannalberto Bendazzi, in un percorso costellato da numerosi altri eventi, proiezioni e attività.  Il tutto assecondando l’autentico spirito di un festival universitario: sono infatti gli studenti dell’Università Ca’ Foscari a lavorare attivamente affinché tutto questo possa prendere forma. Un festival dei giovani per i giovani, che trae forza dalle esperienze dei grandi maestri del cinema.