«Odio i cinefili, non sopporto chi non sa scrivere, chi scrive oscuro, chi usa gerghi, chi non si prende la briga di spiegarsi semplicemente, chi non racconta pianamente le storie del film, chi si nasconde dietro l'autorità (e i crittogrammi) altrui, chi si abbandona ai piaceri dell'apologia, dell'entusiasmo, del delirio trionfalistico. Amo chi ha l'umiltà di trascrivere in termini accessibili anche i problemi critici più ardui». Così il critico cinematografico Fernaldo Di Giammatteo introduceva i suoi "consigli di scrittura" che, in qualche modo, avrebbero rappresentato una sorta di eredità per quanti, soprattutto giovani, si sarebbero incamminati su questo sentiero, seguendo le sue orme. A due anni e mezzo dalla sua scomparsa, la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e la moglie Cristina istituiscono, per il terzo anno consecutivo, il Premio di scrittura cinematografica a lui intitolato. Il premio è conferito a giovani studiosi italiani (che non abbiano compiuto trenta anni di età e non abbiano mai pubblicato un volume di critica cinematografica) per una monografia critica di tema cinematografico compilato seguendo i sopra citati (e allegati al bando) consigli di scrittura, stilati in varie occasioni da Fernaldo Di Giammatteo. Il manoscritto non deve superare nel formato cartaceo 120 pagine dattiloscritte (trenta righe di sessanta battute spazi inclusi), oppure nel formato elettronico 216.000 caratteri (spazi inclusi). Inoltre non potrà essere inferiore alle 90 cartelle (162.000 caratteri elettronici). A decretare il vincitore sarà una giuria composta da Cristina Bragaglia, Marina Sanna, Paolo Aleotti, Alberto Barbera e Antonio Castronuovo. Il premio consiste nella pubblicazione del testo vincente presso la casa editrice Cadmo di Firenze, in una collana editoriale appositamente fondata che, nel 2006, ha già pubblicato Scelte culturali, decisioni editoriali: la Einaudi e il cinema. 1949-1952 di Tommaso Munari e ha in corso di stampa Alla ricerca del senso. Cinema e Filosofia nell'opera di Joel ed Ethan Coen di Alberto Mascia, le due opere vincitrici delle scorse edizioni.


Clicca qui per il Bando di Concorso