Oltre 753 milioni di dollari incassati in tutto il mondo (468 dei quali, fuori dagli Stati Uniti): con questo sonante biglietto da visita si appresta ad arrivare (finalmente) in Italia il nuovo film di Christopher Nolan, Inception, da venerdì 24 settembre in 600 sale distribuito da Warner Bros.: "I risultati ottenuti fino ad oggi al box office hanno superato di gran lunga le nostre aspettative - dice il regista di The Prestige e Il cavaliere oscuro - anche perché, pur avendo concepito e realizzato il film per un pubblico di massa, temevamo lo stesso potesse essere in qualche modo male interpretato, mentre in realtà quello che vogliamo più di ogni cosa è offrire allo spettatore la possibilità di compiere un viaggio, di vivere un'esperienza prima di tutto divertente". Scritto dal regista e prodotto insieme alla moglie Emma Thomas, Inception racconta la storia di Dom Cobb (Leonardo Di Caprio), il più abile ladro di segreti provenienti dal subconscio umano, stavolta impegnato insieme al suo team (composto, tra gli altri, dal "manovratore" Joseph-Gordon Levitt, dall'architetto Ellen Page e dal "falsario" Tom Hardy) nella più ardita delle imprese, non rubare un'idea ma impiantarne una nuova. Per farlo, dovranno "trascinare" il bersaglio (Cillian Murphy) attraverso più livelli di sogno condiviso, fino a raggiungere quello dove la mente è più vulnerabile all'innesto. Oltre quel livello c'è il limbo, spazio senza tempo dove il cervello rimane imprigionato per sempre e dove Cobb ha provato a "nascondere" il doloroso ricordo della moglie Mal, interpretata da Marion Cotillard: "L'idea del film nasce ormai più di dieci anni fa - racconta Nolan - e le fonti d'ispirazione che mi hanno accompagnato durante la stesura del progetto vanno da Borges al Ridley Scott di Blade Runner, fino al Kubrick di 2001: Odissea nello spazio. Anche altri film del periodo di transizione dal vecchio al nuovo millennio, come Matrix, Dark City o lo stesso Memento (diretto da Nolan nel 2000, ndr) fanno parte in qualche modo di quel filone in cui si ragionava su che cosa è veramente reale o su quali conseguenze potrebbero esserci nel momento in cui dovessimo scoprire che tutto quello che ci circonda è finto, costruito. Il concetto di sogno nel sogno era ancora troppo ostico per il pubblico, forse, ma oggi anche grazie a tutte le nuove applicazioni tecnologiche credo che l'approccio sia per tutti più agevole: Inception, tutto sommato, è un film che tenta di esplorare, analizzare la differenza che intercorre tra la visione soggettiva del mondo e la realtà oggettiva che ci circonda".
Realizzato come avvenne per The Prestige tra un Batman e l'altro ("mio fratello Jonathan ha già scritto la prima stesura del nuovo episodio, ma non mi piace parlare troppo dei progetti ancora in corso", dice il regista), Inception è per ammissione dello stesso Nolan un film molto personale, che ha visto la luce grazie alla piena disponibilità della Warner Bros.: "Lo straordinario successo de Il cavaliere oscuro (oltre 1 miliardo di dollari incassati nel mondo, ndr) ci ha garantito la possibilità, a dire il vero molto rara, di realizzare in completa autonomia e piena libertà questo progetto più personale, e farlo su larga scala - spiega Nolan -. Gli studios ci hanno lasciato carta bianca e in qualche modo il riscontro del pubblico su Inception non fa che confermare le nostre buone intenzioni: spero davvero che esperienze come questa possano convincere sempre di più gli studios a lasciare più libertà ai registi, che da parte loro devono cavalcare quanto possibile i successi ottenuti per poi realizzare film secondo le proprie ispirazioni".
Già al lavoro con i propri collaboratori per la realizzazione di un videogame tratto dal film ("i mondi di Inception sono infiniti, impossibili da racchiudere solamente in un lungometraggio"), Christopher Nolan ribadisce i propri "enormi dubbi sul 3D, soprattutto in riferimento alla luminosità e al fatto di essere obbligati ad indossare degli occhiali per vedere i film", ma riconosce le tuttora enormi potenzialità del cinema quale "mezzo ideale per rappresentare ogni tipo di realtà alternativa, proprio grazie ai numerosi strumenti di cui dispone: non solo è in grado di creare altri mondi, ma può continuare ad esplorarli all'infinito, permettendo al pubblico di entrare a farne parte". Proprio come avviene con Inception, verrebbe da pensare, film che non può non far pensare alle dinamiche stesse del cinema: "Quando abbiamo iniziato a pensare al film - dice Emma Thomas - non ci siamo soffermati a riflettere su questo aspetto. E' stato tutto più evidente a lavoro completato, soprattutto quando Joseph Gordon-Levitt (il "manovratore" nel film, ndr) ha finito di vedere il film e ha detto: 'E' incredibile! Leonardo Di Caprio in realtà interpreta Nolan, mentre io sono te'.".