"Un tema importante, quello del lavoro, che scandisce la vita quotidiana di tutti noi, un tema verso il quale il cinema degli ultimi anni ha mostrato una particolare attenzione. Il nostro festival pone l'accento proprio su questo. Da un lato con la serietà con cui un argomento così particolare e delicato deve essere trattato, dall'altra con un approccio più ludico e divertente che troverà il suo clou nella maratona finale (di beneficenza) - "Ciak si corre" - che porterà il pubblico sui luoghi della città di Terni dove il cinema è stato realizzato". A parlare è Steve Della Casa, direttore artistico di "Cinema&/èLavoro" che si terrà dal 17 al 22 aprile a Terni.
"Il senso di fondo della manifestazione - spiega Della Casa - risiede proprio nella doppia "e" del titolo. La e (senza accento), sta a denominare il carattere tematico del Festival, mentre la è (con l'accento) indica che il cinema è anche lavoro". Un lavoro che si concretizza con incontri con gli autori e, soprattutto,con una particolare sezione dal significativo titolo "Lettera a un film mai fatto". Tre documentari che ripercorrono la storia di tre lungometraggi che nonostante un progetto ben costruito non sono mai stati realizzati, e per differenti motivi. Le vie della Recherche diretto da Giorgio Treves è sul progetto di Visconti dal famoso testo di Proust; Il misterioso viaggio di F. Fellini diretto da Maite Carpio sul film non fatto per antonomasia: il Mastorna del regista riminese. E a parlarne ci sarà anche il critico cinematografico nonchè amico e biografo di Fellini, Tullio Kezich. Sarà poi proiettato un breve documentario ideato dal festival umbro in cui Giuliano Montaldo racconta del suo lavoro su Unidad Popular "commissionatogli" da Salvador Allende e cosceneggiato insieme ad Andrea Barbato. Un film mai fatto perchè da lì a pochi mesi (un tragico e antesignano 11 settembre) il golpe mise fine anche alla stessa vita di Allende.
Un film mai realizzato (anche se non fa parte della curisosa sezione, è anche quello di cui parleranno a Terni Davide Ferrario, Kasia Smutniak, Pietro Taricone e Fabio Troiano. Una pellicola che un Don Rodrigo (televisivo) di manzoniana memoria consiglia (!?) di non fare. Ma chi sara? Lo sveleranno durante la manifestazione, ma a noi qualche idea ci viene. Ed è un'idea coi baffi! Il Festival presenta poi cinque serate con anteprime e grandi ospiti, tra cui Mario Monicelli, Michele Placido, Michael Schroeder, Eleonora Giorgi, Massimo Ciavarro, Giorgio Pasotti, Chiara Caselli, Luca Lionello. "Lavorare è vivere" è, poi, la sezione dedicata ai temi della sicurezza sul lavoro e delle morti bianche con proiezioni di film e documentari dedicati all'argomento (come Apnea di Roberto Dordit, Non si deve morire per vivere di Daniele Gaglianone) e un incontro con il ministro del Lavoro, Cesare Damiano.