Il premio Oscar Billy Bob Thornton (Sling Blade) sceglie il red carpet di Berlino per la prima mondiale del suo nuovo Jayne Mansfield's Car una "dramedy" che ha conquistato molti applausi e sorrisi, anche di Mike Leigh, il Maestro, Presidente della Giuria e Decano del cinema indipendente inglese. "Volevamo essere presenti a Berlino, perché è un Festival serio e sempre interessante. Siamo stai onorati quando ci hanno detto di volerci in concorso”, così Thornton alla stampa.
La storia è raccontata da Thornton con affetto e ironia verso l'America. Un uomo inglese (John Hurt) perde la moglie americana la cui ultima volontà è la sepoltura in Alabama, a casa. Lì l'uomo incontra la famiglia di lei, il primo marito (Robert Duvall) e i quattro figli, Kevin Bacon, Billy Bob Thornton, Robert Patrick e Kathrin LaNasa. Quello che segue non è un incontro difficile, ma uno scontro di culture, di due continenti. Il caldo umido dell'Alabama fa il resto. Tutti gli uomini, tranne uno, sono veterani di due guerre mondiali. L'anno è il 1969 e un' altra parte del mondo è incendiata da una nuova Guerra, questa volta voluta dall'America. Generazioni a confronto, modi di vivere che in quegli anni stanno mettendo a soqquadro gli Stati Uniti e di conseguenza il mondo.
Robert Duvall brilla, la sua prova è magnifica, in un cast di purosangue del cinema USA. Il film è una coproduzione russa - americana. "Ho ricevuto la sceneggiatura da una giornalista”, rivela Thornton. "Dopo averlo letto l'ho spedito a John Hurt che subito mi ha chiamato dicendomi 'ma questo è Chekov!'“. Thornton si dice orgoglioso del risultato e dell'accoglienza ricevuta. “In America di regola non si trova mai il denaro per fare un film cosí. Per questo ci ha aiutato un russo” ( il produttore Alexander Rodnyansky, ndr).
Della ex moglie Angelina Jolie, anche a lei a Berlino per il suo debutto alla regia, Thornton rivela: “Angelina è una donna meravigliosa e una delle mie più care amiche. Ci ameremo da amici fino alla fine dei nostri giorni. Non potevamo credere ai nostri occhi quando abbiamo saputo che tutti e due saremmo venuti a Berlino”.