(Cinematografo.it/Adnkronos) - Oltre 1.000 persone per la prima passerella della 61ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Assiepate intorno alle transenne fuori dal Palazzo del Cinema hanno visto sfilare Tom Hanks, Steven Spielberg, Spike Lee, Scarlett Johansson (entrambi in giuria) e gli italiani Raoul Bova, Claudia Gerini, madrina della cerimonia di apertura, e Mimmo Calopresti. E ancora tanti rappresentati del mondo politico italiano, compreso il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Giuliano Urbani, che lo scorso anno disertò il galà d'inaugurazione del festival. Ma ad animare la serata sono stati soprattutto i Global Beach, giunti a bordo di un pulmino "addobbato" come un galeone, con la bandiera nera dei pirati e un grosso leone di cartapesta, hanno fatto slittare di un'ora l'inizio della cerimonia di apertura. La manifestazione pacifica organizzata dai disobbedienti ha impedito l'accesso delle auto con le star dirette alla passerella. Il ritardo più clamoroso (50 minuti) quello di Spielberg e Hanks. Il leader Luca Casarini  (in T-shirt, bermuda e infradito) ha presentato ironicamente la passerella annunciando, non l'arrivo dei divi, ma quello degli lavoratori della Wella (uno dei maggiori sponsor della Mostra) che hanno approfittato della folta presenza di giornalisti, fotografi e istituzioni per manifestare contro la propria azienda, rea di preoccuparsi "della propria immagine - spiegano i rappresentanti sindacali - e non del futuro occupazionale annunciando la chiusura dello stabilimento di Mantova e la conseguente eliminazione di 200 posti di lavoro". Si è affidato a dei volantini di protesta anche il comitato che si oppone alla realizzazione del Mose. Particolarmente alta, quindi, la guardia da parte delle forze dell'ordine, preoccupate delle possibili azioni di disturbo annunciate dai no global e sull'allerta dopo l'allarme bomba scattato nel pomeriggio all'imbarcadero dell'hotel Excelsior e rientrato in seguito ai controlli, anche subacquei, effettuati da Polizia e Guardia di Finanza. Per garantire maggiore sicurezza, è stata creata una doppia transennatura con una sorta di intercapedine tra la passerella ed il pubblico. Ma i disobbedienti si sono limitati a lanciare un paio di fuochi d'artificio e con il loro galeone, sempre con musica ad altissimo volume, si sono quindi allontanati dalla zona del Palazzo del Cinema per tornare nella spiaggia occupata di San Nicolò del Lido, dove in questi giorni si tiene un "contro-festival" del Cinema, dedicato ai problemi della flessibilità sul lavoro. "Venite da noi, vi faremo divertire con l'onda del precariato. Altro che le feste della Mostra che sono tutte di una noia mortale- hanno urlato Casarini  -. Da noi verranno occupati e disoccupati, lavoratori intermittenti e registi come Tim Robbins, Spike Lee e Guido Chiesa". Ma l'appello non sembra aver entusiasmato fan e curiosi la cui reazione è stata piuttosto fredda.