Il subcontinente indiano oggi: un crogiolo di oltre 200 lingue, culture ed etnie, a cui il Museo del Cinema di Torino e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedicano una mostra e una rassegna di 10 film. I titoli in cartellone, in programma dal 3 al 10 luglio, parlano di storie vere e drammi attualissimi, che si consumano all'ombra delle cronache ufficiali. E' il caso del fondamentalismo islamico che separa una madre e un figlio nel Pakistan musulmano di Acque silenziose di Sabiha Sumar, così come del massacro di migliaia di Sikh, legittimato dal governo e dalle autorità indiane nell'ottobre del 1984, in seguito all'assassinio di Indira Gandhi. Al denuncia del film, intitolato Amu e basato sull'esperienza in prima persona della regista Shonali Bose, si affiancano poi The Forsaken Land, finestra sulla quotidianità di un paese come lo Sri Lanka, sconvolto da una ventennale guerriglia, e ancora l'amore proibito tra un fotografo musulmano e una donna hindu di Mr. and Mrs. Iyer. Sempre dall'India arrivano poi Matrubhoomi di Manish Jha e Little Terrorist di Ashvin Kumar, rispettivamente denuncia del sessismo della società indiana e vera storia di un piccolo pakistano, ricercato dai militari di Bombay come terrorista, dopo aver inavvertitamente attraversato il confine, mentre inseguiva la sua palla da cricket. Alla rassegna cinematografica, intitolata "Off Bollywood - Il cinema indiano oggi", si affianca poi la mostra "Sub - Contingente", in programma dal 29 giugno all'8 ottobre. L'allestimento, curato da Ilaria Bonacossa e Francesco Manacorda nell'ambito delle iniziative che la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedica all'Asia in tutto il 2006, propone opere di 21 artisti da paesi come Bangladesh, Bhutan e Afgahnistan, che nella maggior parte dei casi espongono per la prima volta in Europa. Scopo dell'iniziativa, al pari della rassegna, è affidarsi all'arte come strumento di analisi e rappresentazione di un panorama etnico e culturale di straordinaria ricchezza e complessità, come quello del subcontinente indiano.