Grazie a due produttori giovani ma di "peso", Emmanuel Benbihy e Claudie Ossari (Il favoloso mondo di Amélie), Parigi si è trasformata in un unico set cinematografico. Il progetto era stato avviato un paio di anni fa, ma le questioni economiche avevano avuto più volte la meglio sull'arte e la creatività. Poi all'inizio dello scorso autunno sono tornati i fondi, e registi e attori sono finalmente potuti "scendere in strada" e creare la propria personale dichiarazione d'amore. Dietro la macchina da presa nientemeno che i fratelli Coen, Gus Van Sant, Olivier Assayas, Alexander Payne, Walter Salles, Wes Craven, Gurinder Chadha, per citarne solo alcuni, e davanti tipi come Gena Rowlands, Fanny Ardant, Juliette Binoche, Bob Hoskins. Tutti in giro per le vie più significative, o pittoresche o solamente celebri dei 20 quartieri (arrondissements) della città più illuminata e romantica dell'Europa, a girare seguendo poche ma imprescindibili regole per realizzare dei corti della durata di un massimo di cinque minuti ciascuno: solo due giorni e due notti di riprese, luce e scenografie naturali, costi minimi. Il canadese Vincenzo Natali, autore di Cube ha trasformato la tranquilla rue Portalis , a due passi dalle Galleries Lafayette (8° arrondissement), in un luogo d'orrore e mistero in cui raccontare la vicenda di un turista americano, Elijah Wood aggredito da pericolose e sanguinarie creature della notte; Isabel Coixet si è appropriata del 12° per seguire lo sguardo di Sergio Castellitto, malinconico passeggiatore che tra i banchi di un mercato vicino alla Bastiglia osserva una giovane donna tanto simile ad un amore perduto; Bruno Podalydes ha scelto la collina di Montmartre per dirigere ed interpretare la vicenda non priva di ironia di un uomo alla ricerca di un impossibile parcheggio per la sua bella macchina. Momenti  brevissimi ma che costruiranno un film di un' ora e quaranta per raccontare non solamente una città ma anche l'immaginario che questa può sollecitare in un artista. Riprese terminate e montaggio concluso, il film non ha ancora una distribuzione definita. Si parla da sempre di grande schermo, ma forse anche il piccolo potrebbe goderne.