Dopo Agnès Varda, Clint Eastwood, Manoel de Oliveira, Woody Allen e Bernardo Bertolucci, a ritirare la Palma d'Oro d'onore 2016 sarà l'attore transalpino Jean-Pierre Léaud, durante la cerimonia di premiazione prevista domenica 22 maggio.

Jean-Pierre Léaud fa parte della storia di questo festival. Scoperto da François Truffaut, che gli ha affidato il ruolo del giovane protagonista nel suo primo lungometraggio, I 400 colpi, Léaud ha fatto la sua prima apparizione sulla Croisette nel 1959, a soli 14 anni. Già allora si mette in mostra per sregolatezza e spontaneità, rappresentative del vento di libertà che la Nouvelle Vague portava allora nel mondo del cinema.  Nella parte di Antoine Doinel lavorerà per François Truffaut anche in "Antoine et Colette", episodio de L'amore a vent'anni (1962), Baci rubati (1968), Non drammatizziamo... è solo questione di corna (1970) e L'amore fugge (1979).

Nel 1965 inizia una lunga e proficua collaborazione con Jean-Luc Godard, da cui nascono capolavori come Il maschio e la femmina (1966) e La cinese (1967).

Affascinato dal linguaggio cinematografico, Jean-Pierre Léaud è stato anche assistente alla regia per diversi film di Godard (Pierrot le fou, Alphaville) e Truffaut (La calda amante).

Si fa notare inoltre in L'ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci e Out 1 di Jacques Rivette. Ma è in La Maman et la Putain (1973), con una performance fuori dai canoni, tra poesia e insolenza, che avviene la sua definitiva consacrazione attoriale. Il film di Jean Eustache, emblematico di un'intera generazione, riceve il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes prima di diventare il cult movie oggi riconosciuto.

Da allora interpreta personaggi appassionati e goffi, idealistici e disincantati, che fanno parte dell'universo di Aki Kaurismäki (Ho affittato un killer), Olivier Assayas (Contro il destino, Irma Vep), Lucas Belvaux (Per scherzo), Philippe Garrel (La Naissance de l'amour), Bertrand Bonello (Le Pornographe) e Tsai Ming-liang (Visage, presentato in competizione a Cannes nel 2009).

Jean-Pierre Léaud è sempre stato un attore coraggioso e sorprendente, come dimostra la sua interpretazione del Re Sole nel nuovo film del regista spagnolo Albert Serra, La morte di Luigi XIV, che verrà presentato qui tra gli Special Screening giovedì 19 maggio (ore 17). Serra e Léaud saranno ovviamente presenti.