La grande bellezza, trionfo italiano agli EFA 2013. Ogni anno l'Europa consegna i propri Oscar, gli European Film Awards, ed è il film di Paolo Sorrentino il grande vincitore della 26esima edizione: miglior film, regia, attore protagonista (Toni Servillo) e montaggio (Cristiano Travaglioli, già deciso). Aveva quattro nomination, dunque, ne trasforma tre, eccetto quella per la sceneggiatura: un trionfo vero, e la domanda ora è se bisserà agli Oscar di nome di fatto, quelli americani, di cui il 16 gennaio verranno rese note le fatidiche cinquine, compresa, appunto, quella del miglior film straniero. All'Haus der Berliner Festpiele della capitale tedesca, la cerimonia di premiazione parla subito italiano: compositore europeo dell'anno è Ennio Morricone per La migliore offerta di Giuseppe Tornatore. E il maestro si merita una standing ovation.
Applausi scroscianti anche per Pedro Almodovar, premiato per lo European Achievement in World Cinema: “Ringrazio mia madre e le donne della mia vita”, dice il regista, che non manca di attaccare “l'orribile politica culturale del governo spagnolo”. Lo European Discovery Award per la migliore opera prima va a Oh Boy del tedesco Jan Ole Gerster: nulla da fare per Miele di Valeria Golino, che non trasforma in statuetta la nomination.
Miglior cortometraggio Death of a Shadow del belga Tom Van Avermaet, lo show condotto da Anke Engelke ha in Dieter Kosslick, direttore del Festival di Berlino, uno dei pezzi forti. Kosslick prende in giro il suo primo ministro, Angela Merkel, con una barzelletta: la Merkel va in Grecia e le chiedono: “Occupazione o turismo?”. E ne ha anche per noi, perché Benvenuto Presidente! “sembra un documentario, ma è un film”. Purtroppo, quello di Riccardo Milani, con Claudio Bisio, non vince nella neonata categoria della commedia, dove la spunta Love Is All You Need di Susanne Bier.Tra i documentari l'Academy europea sceglie The Act of Killing di Joshua Oppenheimer, mentre tra le animazioni il posto al sole è per The Congress dell'israeliano Ari Folman (Valzer con Bashir): rimane a bocca asciutta il nostro Enzo d'Alò, che era in lizza con Pinocchio.
Tra le attrici, a dare l'annuncio è Christophe Lambert, viene premiata per The Broken Circle Breakdown (Alabama Monroe – Una storia d'amore, prossimamente nelle sale italiane) Veerle Baetens, che sul palco dei 26esimi Efa si lancia in un appello all'unità del suo Paese, il Belgio.
E tra gli attori? Dopo la vittoria per Il divo e Gomorra nel 2008, la spunta ancora il nostro Toni Servillo, premiato per La grande bellezza. Migliori costumi quelli dello spagnolo Paco Delgado per Blancanieves, Sarah Greenwood per le scenografie di Anna Karenina, Matz Muller e Erik Mischijew per il design sonoro di Paradise: Faith di Ulrich Seidl, Asaf Sudry – “Morricone, tu sei dio”, dice al compositore italiano - per la fotografia di Fill the Void, è il montaggio a parlare ancora italiano, e sempre per La grande bellezza, con Cristiano Travaglioli. Sia l'affresco capitolino di Sorrentino che La migliore offerta di Giuseppe Tornatore, però, non concretizzano la nomination per la sceneggiatura: il prescelto è il francese Francois Ozon, per Dans la maison. Parla invece franco-portoghese, con La gabbia dorata di Ruben Alves, il People's Choice Award, assegnato dagli spettatori europei.Ma per i nostri colori, appunto, non è finita: migliore regista è Paolo Sorrentino per La grande bellezza. Assente perché in giuria al festival di Marrakech con Martin Scorsese, a ritirare il premio è il produttore Nicola Giuliano, che si associa all'appello di Almodovar per il cinema europeo, più forte della crisi e della miopia legislativa. E poi? Tocca, dice Wim Wenders, “a quella che sarebbe la regina del cinema europeo, se avessimo una monarchia”: Catherine Deneuve,  cui va il premio alla carriera (Lifetime Achievement Award) della European Film Academy. Standing ovation interminabile, Madame Deneuve sale sul palco dei 26esimi EFA in versione animalier, confessa l'emozione e ringrazia tutti, scortata in platea da Wenders. E, infine, il premio principale, quello al miglior film 2013: La grande bellezza. Ritira ancora Giuliano, e la festa italiana può iniziare. 
PS: Il grande sconfitto della serata? Abdel Kechiche, che oggi compie gli anni, ma dagli EFA non ha avuto il regalo. La vita di Adele rimane a bocca asciutta.