Il bosniaco Grbavica di Jasmila Zbanic vince a sorpresa un'edizione della Berlinale in cui la Germania fa' il pieno con ben tre premi. Il film sul dramma degli stupri etnici durante la guerra balcanica conquista l'Orso d'Oro del 56o festival, imponendosi sui favoritissimi della vigilia. A mani vuote Robert Altman, Claude Chabrol e Sidney Lumet, l'Orso d'Argento per la regia va a Michael Winterbottom per l'applauditissimo The Road to Guantanamo, vera storia di tre musulmani britannici, ingiustamente imprigionati nel carcere antiterroristico cubano. A spartire il Gran Premio della Giuria sono ex-aequo Offside di Jafar Panahi, commedia di denuncia sulla condizione delle donne in Iran, e il danese En Soap di Pernille Fischer Christensen, che si e' anche aggiudicato il riconoscimento per la migliore opera prima introdotto quest'anno. La Germania fa' man bassa di premi, rovesciando ogni pronostico e imponendosi con le interpretazioni di Moritz Bleibtreu per l'adattamento delle Particelle elementari diretto da Oskar Roehler e con la bravissima Sandra Hueller, protagonista femminile di Requiem. L'Italia, delusa in concorso da Romanzo criminale, si rifa' con i premi collaterali grazie alla Guerra dei fiori rossi di Zhang Yuan. Il film, coprodotto da Rai Cinema, Downtown Pictures e Istituto Luce che lo distribuira' dalla fine di aprile, si e' aggiudicato il Prize of the Guild of German Art Cinemas. L'orso d'argento per il miglior contributo artistico e' poi andato al tedesco Jurgen Vogel, protagonista e produttore di Der Freie Wille, mentre quello per la colonna sonora a Peter Kam per Isabella di Pang Ho-Cheung. Sempre la giuria internazionale presieduta da Charlotte Rampling ha inoltre assegnato l'Alfred Bauer Prize per il film piu' innovativo all'argentino El Custodio di Rodrigo Moreno.