Il dramma di un Inuit strega l'Alba Film Festival. Vince la sesta edizione il canadese The Journal of Knud Rasmussen, testimonianza dei registi Zacharias Kunuk e Norman Cohn su una popolazione strangolata da suicidi e disoccupazione. Il premio della regia va invece a Nachmittag, che la tedesca Angela Schanelec ha ispirato al Gabbiano di Cecov. Il "promettente talento visivo" vale poi una menzione speciale a Fourteen di Hirosue Hiromasa, su difficoltà e alienazione degli adolescenti in Giappone, mentre il pubblico del festival preferisce Sonhos de Peixe, per cui Kirill Mikhanovsky ha reclutato i veri pescatori della costa nordorientale del Brasile. Dalla giuria Signis, in cui le italiane Angela Prudenzi e Cornelia Colosio affiancano l'ungherese Mark Teglasy, un riconoscimento va infine all'argentino El Otro, già vincitore del Gran Premio della Giuria e dell'Orso d'Argento per la migliore interpretazione all'ultima Berlinale. Nella sezione "Cinema, uno sguardo nuovo" si impone il franco-cambogiano Le papier ne peut envelopper la braise di Rithy Panh, mentre l'austriaca Anja Salomonowitz si aggiudica il premio per la regia di Kurz Davor ist es Passiert e una menzione speciale va all'italiano Nisida di Lara Rastelli. Completano il palmares un riconoscimento alla qualità e l'originalità dell'israeliano 9 Star Hotel di Ido Haar e il premio del pubblico al brasiliano Santiago di Joao Moreira Salles.