Il festival di Pesaro ricorda Fernaldo Di Giammatteo. Al critico scomparso nel marzo scorso è stato reso omaggio questa mattina con la presentazione del Dizionario dei capolavori del cinema, da lui curato insieme a Cristina Bragaglia ed edito da Mondadori. Da L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat (regia di Louis Lumière, anno 1895) a La sorgente del fiume (regia di Theo Anghelopoulos, anno 2004): il volume ripercorre 129 anni di cinema per oltre un secolo di immagini, storie, visioni, sogni, racconti impossibili, attraverso le opere più rappresentative e significative (per la precisione 1245). Il libro si propone di analizzare, tra tutti i film della storia del cinema, soltanto i capolavori intesi come "evento - si legge nella prefazione - che resista al tempo, che sia meritevole di attenzione anche a molta distanza dal suo primo apparire sullo schermo. Nel bene e nel male, a seconda dei punti di vista da cui è osservato. Un evento, in sostanza, che abbia trovato, o presumibilmente possa trovare, una sua collocazione nella storia". Nell'ambito dell'incontro, la Bragaglia ha poi presentato due iniziative legate al nome di Fernaldo Di Giammatteo: un premio intitolato a lui e dedicato a saggisti esordienti e una nuova serie di saggi sul cinema edita dalla Cadmo, il cui primo volume sarà analizzerà il cinema protestante nelle varie parti del mondo e soprattutto in Europa.