Ecco i cinque film che la redazione di Cinematografo ha selezionato tra quelli programmati in chiaro per venerdì 1° maggio.

 

SUPER 8 - Paramount Network (canale 27), ore 14:30

"Super 8 è un film che non potrebbe esistere senza i suoi antenati, ma neanche senza il presente. La Super8, l'esigenza di raccontare, di spiegare ogni passo, di documentare è vintage solo nelle strumentazioni: cineprese, macchine, la stessa pellicola con cui viene girato questo film in fantascienza, di diversi formati ormai anch'essi appartenenti al passato. Abrams mette a punto un film che ti tira dentro come ci si riusciva, forse, solo fino a un paio di decenni fa. [...] Ci svela il gioco e la magia del cinema per un nerd, Abrams, con la grazia e il senso della narrazione e della spettacolarità di Spielberg. Anzi, con la sua: perché se continua così, l'allievo, se non l'ha già fatto, supererà il maestro. E quando arriva la locomotiva a travolgere il film, a far arrivare mostri e paura, soldati e un papà-sceriffo adorabile e dolente, paranoia e avventura, sei già entusiasta di sedere sulla poltrona del cinema. Sei bambino tra i bambini, ti vien voglia di scansarti per la paura come quegli ingenui spettatori di più d'un secolo fa. E senza 3D. Il cinema e la gioia di fare intrattenimento di genere e con levità non son morti 30 anni fa." (Boris Sollazzo)

 

MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO - Cine34 (canale 34), ore 17:35

"Tratto - molto liberamente - dal romanzo Il fasciocomunista di Antonio Pennacchi. A sceneggiare con lo stesso Luchetti la premiata coppia di scrivani Stefano Rulli e Sandro Petraglia, reduci dalla palestra de La meglio gioventù: stessi posti dell'anima, stesse ore antagoniste di Mio fratello è figlio unico. Ricostruzione architettonicamente ineccepibile, meno convincente sotto il profilo socio-politico: da qui la querelle con Pennacchi, che si è sentito tradito per "la banalizzazione del passaggio di Accio, da destra a sinistra: il fascista è presentato ancora come un mostro, mentre il compagno ha sempre ragione", accusando i tre (Luchetti, Rulli e Petraglia) di "aver girato La meglio gioventù 2". Al massimo, diremmo, "la meglio famiglia", protagonista assoluta del film a scapito del côté politico. E' comunque l'unica debolezza di un film che per il resto funziona e convince, dichiaratamente popolare, con echi drammaturgici da Romanzo criminale e di formazione." (Federico Pontiggia)

 

NOVECENTO - Rai Movie (canale 24), ore 21:10

In un paese della Bassa Emiliana nascono, agli albori del '900, Alfredo Berlinghieri e Olmo Dalcò: il primo, futuro erede dei beni terrieri di famiglia, nonostante i privilegi di casta si attacca al secondo, figlio di una contadina e di padre ignoto. L'amicizia dura, nonostante le vicende familiari e sociali di mezzo secolo traccino un solco sempre più profondo fra padroni e braccianti. Olmo si unisce alla maestrina Anita, fervente politicante rossa che muore generandogli una figlia; e fugge dal paese dopo gesti di opposizione alle squadracce fasciste che lo porterebbero certamente alla morte o all'ergastolo. Dalla morte di Giuseppe Verdi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il kolossal storico-politico di Bernardo Bertolucci in versione integrale. Epicità contadina e melodramma, forconi e bandiere rosse, sesso e morte. Cast monumentale: divi hollywoodiani (Robert De Niro, Burt Lancaster, Sterling Hayden, Donald Sutherland), star europee (Gérard Depardieu, Domenique Sanda, Stefania Sandrelli), icone del passato (Alida Valli, Francesca Bertini), del teatro e del cinema d'autore (Romolo Valli, Laura Betti).

 

GIORNI E NUVOLE - Tv 2000 (canale 28), ore 21:10

"Dopo la leggerezza e i colori di Agata e la tempesta, Silvio Soldini abbandona quei connotati di realismo magico con cui conquistò critica e pubblico per Pane e tulipani, si confronta nuovamente con il grigiore e l'oscurità di Brucio nel vento (da qui il titolo "ambientale" del film - Giorni e nuvole - girato interamente a Genova) per raccontare il dramma di una famiglia benestante che, dall'oggi al domani, si deve reinventare per mantenere inalterati (o, quanto meno, non far precipitare totalmente) i propri standard di vita. [...] Sviluppo radical chic ("anche se non ci guadagneremo molto, dovremo vendere la barca") e mancanza di impeto - eccezion fatta per alcune, inevitabili scene in cui i due protagonisti alzeranno la voce - per un film che in molti non tarderanno ad apprezzare. Del resto, si sa, mettere in scena l'umiltà e la forza di volontà di personaggi femminili al cinema paga sempre." (Valerio Sammarco)

 

LORELLO E BRUNELLO - Rai 3, ore 1:15

"Maremma, campagna dura e pura, 400 ettari di terra da dissodare e coltivare, 100 pecore da tosare, mungere e proteggere dai lupi. E due gemelli, Brunello e Lorello Biondi, indomiti e meccanici, anzi, agricoli: ogni santo giorno a spaccarsi la schiena tra viti, colture e bestie. Coazione a ripetere e a vivere come dalla notte dei tempi, nonostante la meccanizzazione, nonostante potrebbero vendere ai grandi viticoltori latifondisti (Antinori) e passare il resto di questa e altre vite ai Caraibi. Invece no, non ci sono feste che tengano, vacanze che possano, non mollano di un centimetro, non arretrano di un millimetro: lottano, anzi, resistono, anche a se stessi. [...] Diretto dal montatore Jacopo Quadri, è quel che si dice una chicca, un gioiellino empatico e accorato, che mantiene la giusta distanza dai suoi protagonisti, salvaguardandone il mistero e, dunque, la dignità: i gemelli, e gli altri, il documentario non li esaurisce, non li “spiega”, si limita, ed è prezioso, a guardarli, raccontarli, lasciando a noi, se crediamo, il capirli." (Federico Pontiggia)