Prima serata? L'esordio di Antonio Pietrangeli o il thriller di David Fincher. Seconda serata? Un film da Oscar. Notte? Il road movie di David Lynch e il noir urbano di Michael Cimino. Le cinque proposte di visione per sabato 18 aprile, selezionate dalla redazione di Cinematografo nella programmazione dei canali in chiaro.

 

IL SOLE NEGLI OCCHI - Rai Storia (canale 54), ore 21:10

Celestina, figlia di contadini, essendo rimasta orfana, viene a Roma, a fare la domestica. Giovanissima, ignorante, ingenua, si trova come sperduta nella grande città: il suo disagio cresce ancora quando i suoi due fratelli partono per l'Australia. Celestina ha fatto la conoscenza di un operaio idraulico, Fernando, bel giovane, aitante e prepotente, del quale, pur respingendone le insistenti premure, s'innamora. Con l'aiuto del parroco, trova servizio in casa di poveri pensionati, che la trattano come una figlia e promettono di lasciarle in eredità un loro campicello. Opera prima di Antonio Pietrangeli, che da subito si afferma come il regista italiano più attento all'universo femminile.

 

 

GONE GIRL – L’AMORE BUGIARDO – Nove, ore 21:25

“Solo per rimanere all’interno della filmografia di David Fincher: è cupo come Seven, malsano come Zodiac, pomposo come Benjamin Button. Ma è in definitiva il sequel ideale di The Social Network: pure stavolta le metamorfosi del neo capitalismo americano, l’Alien del tardo liberismo (per citare un altro fondamentale tassello della filmografia fincheriana), vengono ricondotte a pulsioni narcisistiche collettive e individuali. L’intimità è la vera merce del millennio. Le fantasmagorie di un altro Benjamin (non Button, ma il Walter dei Passages) trovano qui un’eco forse involontaria, eppure quasi letterale: il fantasma della donna scomparsa – come quello dell’oggetto, nella cultura del packaging (di cui il film fornisce una rappresentazione “mediatizzata”) – è insieme vuoto e desiderio, solitudine e morbosa attrazione. Come su fa(k)ebook, così nella vita.” (Gianluca Arnone)

 

LE VITE DEGLI ALTRI - Rai Movie (canale 24), ore 23:25

"Più della storia è la narrazione, nazional popolare nel senso più alto del termine, a colpire. Le emozioni e i sentimenti sfiorano il didascalismo, ma con lo stile e l'intensità di un Pasternak. Influssi più letterari che cinematografici, regia pulita, mai presuntuosa né pretenziosa. Protagonista è uno scrittore, Georg Dreyman (Sebastian Koch), punta di diamante della cultura DDR. Ha tutto: successo, amore, amici. O almeno così sembra. Il suo più caro amico e maestro, Jerska (Volkmart Keinert), è sulla lista nera del governo. La stupenda compagna, l'attrice Christa-Marie Sieland (una sempre più interessante Martina Gedeck, ormai diva non solo tedesca) è depressa. Lui è sotto sorveglianza [...] Sulle tracce dell'artista c'è Gerd Wiesler (Ulrich Muhe, straordinario), mastino esperto delle vite degli altri. L'oscuro spione e l'eroe buono: storie parallele e speculari. Insieme prenderanno consapevolezza di sé: il primo a livello umano, il secondo politico. Su di loro l'ombra di quella polizia segreta, la Stasi, il più efficiente sistema di controllo sociale della storia." (Boris Sollazzo)

 

L'ANNO DEL DRAGONE - Iris (canale 22), ore 2:30

Stanley White, un capitano di polizia reduce del Vietnam, ha l'incarico di indagare su una serie di delitti compiuti a Chinatown, il quartiere cinese di New York, dopo l'uccisione del leader della malavita locale, Jakie Wong, attribuiti a bande di giovani criminali. Ancora carico di risentimento per l'insuccesso americano in Asia, da cui lui - pur oriundo polacco - ha riportato un odio indiscriminato e viscerale per i "musi gialli", White accetta di ripulire a fondo il quartiere, senza esclusione di colpi. Dopo il fallimento economico del capolavoro I cancelli del cielo, Micheal Cimino dirige Mickey Rourke in un noir crepuscolare.

 

UNA STORIA VERA – Italia 1, ore 2:35

Nell’estate del 1994 a Laurens, piccolo centro agricolo dell’Iowa, Alvin Straight, 73 anni, vive con la figlia Rose, leggermente ritardata. Anche Alvin non sta tanto bene, il medico gli consiglia esami e medicine che lui però rifiuta. In una quotidianità un po’ statica, arriva la notizia che Lyle, fratello di Alvin, ha avuto un infarto. Alvin e Lyle non si vedono da dieci anni per vecchi rancori reciproci. Ma ora Alvin sente il bisogno di rivedere il fratello per riconciliarsi con lui. Deciso ad andare a casa di lui, e non avendo la patente, sceglie un vecchio tosaerbe. Alla velocità di 5 miglia all’ora, si dirige verso Zion, nel Wisconsin, a 317 miglia di distanza. Uno dei film più anomali e commoventi di David Lynch. Candidatura all’Oscar per Richard Farnsworth.