Pasquetta in casa con i film trasmessi dai canali in chiaro: un emozionante documentario, un remake ad alta tensione, una storia di ossessioni, uno spettacolare biopic, un dramma durante il fascismo. Ecco i consigli della redazione di Cinematografo per lunedì 13 aprile.

 

 

LA MARCIA DEI PINGUINI - Tv2000 (canale 28), ore 12:35

"Il più incredibile dei viaggi. La più inimmaginabile fra le traversate, affrontata sfidando il freddo e la fame, in nome della sopravvivenza della specie: abbandonando la parte settentrionale dell'Antartico - dove può nuotare e cibarsi senza difficoltà - il Pinguino Imperatore intraprende questo cammino estenuante, battendo infiniti deserti ghiacciati, per raggiungere l'estremità meridionale del continente dove, grazie ad una banchisa più resistente, può dare inizio alle "danze riproduttive". L'accoppiamento, la cova (operata dal maschio), il cammino a ritroso effettuato dalla femmina per andarsi a sfamare e portare il cibo ai prossimi nascituri, la comparsa del pulcino e di nuovo - questa volta il maschio - in viaggio alla ricerca di viveri. Per poi ritornare, ricongiungersi con il piccolo pinguino ormai in grado di camminare e ripartire verso il mare." (Valerio Sammarco)

 

CAPE FEAR - IL PROMONTORIO DELLA PAURA - Iris (canale 22), ore 13:10

Ad un processo per stupro contro Max Cady, l'avvocato difensore Sam Bowden ha omesso la presentazione di un rapporto che poteva in parte fargli ridurre la pena. Uscito dopo 14 anni ed avendo acquisito le prove del danno subìto, Cady elabora un diabolico piano per vendicarsi di lui. Comincia innanzitutto con il farsi riconoscere ed il minacciarlo velatamente, quindi passa all'azione avvelenando il cane della moglie e quindi seviziando brutalmente la sua collega ed amante Lori Davis. Vano è il tentativo di farlo arrestare per vagabondaggio: Cady ha un cospicuo conto in banca. Lori, per paura di uno scandalo, rinuncia a denunciare l'aggressore e Sam si vede costretto ad assumere un investigatore, Claude Kersek, che tenta dapprima di impaurire Max minacciandolo, ma con scarsi risultati. Martin Scorsese dirige Robert De Niro e Nick Nolte nel remake del thriller del 1963 di Jack Lee Thompson con Robert Mitchum e Gregory Peck, qui in due cammei.

 

IL SESTO SENSO - Iris (canale 22), ore 21:00

Malcolm è uno psicologo infantile molto stimato. La sera in cui è a casa con la moglie a leggere la targa onorifica che la città di Filadelfia ha voluto regalargli, dal bagno arriva un rumore. Vincent, da bambino paziente del dottore ed oggi adulto, ritiene di aver subito un torto di cui vuole vendicarsi. Estrae una pistola, spara a Malcolm e poi a se stesso. L'autunno seguente Malcolm deve occuparsi del caso del piccolo Cole, nove anni, ossessionato da spaventose apparizioni di spiriti. Sei candidature ai premi Oscar: film, regia, attori non protagonisti (Haley Joel Osment e Toni Collette), sceneggiatura, montaggio.

 

L'ULTIMO IMPERATORE - La7, ore 21:15

"Storia di una solitudine, quella di un uomo eternamente prigioniero, tra mura prestigiose prima, in un esilio dorato dopo, fino al suo approdo tra crisantemi coltivati con amore, nella illusione di una improbabile 'libertà'. Incapace e ambizioso, colpevole, ma anche sfortunato e vittima ad un tempo, testimone sempre di quegli eventi medesimi, fino a una morte ignorata, da uomo comune, non lontano dalle mura di quella splendida Città proibita, dove ogni suo capriccio di bambino Figlio del Cielo era legge per una Corte fastosa e corrotta. [...] Il senso della Storia è sempre vivo e pungente, anche se la carica narrativa mira ovviamente a privilegiare la psicologia del personaggio, che nella sua triste parabola è del tutto emblematico." (Segnalazioni cinematografiche, vol. 103, 1987)

 

 

LA LUNGA NOTTE DEL '43 - Rai 5 (canale 21), ore 22:15

Nell'autunno del 1943 i fascisti di Ferrara hanno riorganizzato il partito. L'ufficio di federale è tenuto dal console Bolognesi, uomo di idee moderate, cui è veramente avverso Carlo Aretusi, fautore dell'azione violenta. Un altro fascista della prima ora, il farmacista Pino Barilari, che ha le gambe paralizzate, vive isolato in casa sua. La farmacia è gestita dalla moglie Anna, che avendo ritrovato Franco Villani, l'uomo da lei amato in passato, ne diviene l'amante. Intanto Aretusi, per liberarsi del suo rivale Bolognesi, lo fa assassinare da un sicario. L'assassinio viene attribuito agli antifascisti: calano a Ferrara le brigate nere. Dal racconto di Giorgio Bassani, l'esordio alla regia di Florestano Vancini. Nastro d'Argento a Enrico Maria Salerno (miglior attore non protagonista).