Ecco i film che la redazione di Cinematografo ha selezionato tra quelli programmati in chiaro per domenica 7 giugno.

 

SPACE COWBOYS - Rete 4, ore 15:00

"L'anima "western" di Clint Eastwood si riconosce anche in questa incursione para-fantascientifica: i suoi ritmi - di ripresa, di recitazione - sono straordinariamente adattati a se stesso (per carattere, per età), al tipo di racconto, alle aspettative del pubblico, alla giusta dose di contaminazione dei generi, al senso dell'avventura, all'orgoglio americano per la responsabilità delle sorti del mondo. [...] Come se quello spazio fosse qualcosa di simile alle torride distese dell'Arizona solcate a cavallo dal pistolero della trilogia di Leone o dall'ex-killer de Gli spietati, oppure le città lugubri che accolgono la giustizia spicciola di Callaghan o l'Iowa crepuscolare - di una vita, dei sentimenti - di Madison County. Naturalmente, godibilissime battute sul confronto ieri-oggi, vecchi-giovani, derisione-ravvedimento; spettacolari sequenze di voli, esibizioni "en plain air", vita nello spazio, danno al film il vero senso dello spettacolo. [...] Ci sembra, ad un certo punto, di essere anche a noi, pivelli e sognatori, lassù nel blu silenzioso e siderale: a salvare la terra. Ad abbracciare Clint." (Luca Pellegrini)

 

MICHEAL CLAYTON - Iris (canale 22), ore 21:00

"La regia dell'esordiente Tony Gilroy, già sceneggiatore action- glamour (L'avvocato del diavolo), è diligente, probabilmente sotto la supervisione dell'inscindibile duetto Soderbergh (qui produttore)- Clooney. C'è il loro marchio, dall'aspetto politico ai pianosequenza spezzati, "da ufficio". Il film risulta incompleto, sappiamo troppo poco dello scandalo legale e non ci si appassiona tanto, ma il lavoro sui personaggi è molto interessante. George è ambiguo come poche altre volte, Tilda Swinton, legale della corporation e sempre più "strega cattiva", è bravissima nell'interpretare la necessità del male. Un gioco di ruoli in cui i personaggi si vendono l'anima e, in qualche caso, se la ricomprano. Solita storia, da Francis Ford Coppola (L'uomo della pioggiaTucker) a Soderbergh (Erin Brockovich), l'eroe indolente, cinico e spesso veniale, viene illuminato dal senso di giustizia in un crescendo catartico in barba al Sistema." (Boris Sollazzo)

 

MATRIMONIO ALL'ITALIANA - Rai Movie (canale 24), ore 21:10

Dopo essere stata per molti anni la domestica e l'amante di Domenico Soriano, Filomena si finge in punto di morte per farsi sposare. Ma l'uomo scopre l'inganno ed è risoluto a sciogliere il matrimonio. La donna però non si arrende e gli rivela di avere tre figli, uno dei quali è figlio suo. Ma quale? Adattamento un po' libero di uno dei capolavori teatrali di Eduardo De Filippo, fatto su misura della coppia divistica formata da Sophia Loren e Marcello Mastroianni. L'alchimia è straordinaria, la cura della confezione ineccepibile, incredibile l'equilibrio tra ironia e dramma. Grande successo internazionale, nomination all'Oscar per la Loren dopo la statuetta della Ciociara e per il miglior film straniero.

 

 

LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE - Rete 4, ore 21:25

"Gibson non arretra mai la macchina da presa, la getta oltre l’ostacolo e dentro le budella, perché osceno e fuori scena per lui non sono sinonimi ma contrari. Ma, va detto, tirando queste sassate allo stomaco nemmeno toglie la mano: ci crede, non è un ipocrita, ma un estremista, è già qualcosa. Crede, sì, in Dio, patria ed emoglobina. E coerentemente agisce: lancia in resta, scova e celebra questo guerriero senza pistola, che non fece vittime ma salvati tra i suoi commilitoni, gli stessi che avevan fatto di tutto per negargli la possibilità di servire il Paese come voleva, ovvero senza colpo ferire. Già, Desmond Doss è il Salvatore, di una nuova Passion(e). Poco importa (dell'ideologia), lo spettacolo c’è, e le coreografie belliche valgono, da sole, il prezzo del biglietto." (Federico Pontiggia)

 

UNA NOTTE DA LEONI - Italia 1, ore 21:30

"Alla berlina è il divertimento dedicato (addio al celibato) e senza freni (Las Vegas), ma è una gogna assolutamente piacevole, almeno per il pubblico, sballottato tra un casinò e un casino, peripezie e qui pro quo, sul basso continuo di droghe dello stupro e alcool a volontà. Ricetta da sbellicarsi, con il politically correct nel fuoricampo - finalmente, e ce n'è per gay e bambini... - e sequenze da antologia (il cazzotto di Tyson, la tigre, etc.), un comprimario da applausi (il neonato) e due interpreti di cui sentiremo lungamente parlare: stile Matthew McConaughey ma con lo sguardo intelligente, Bradley Cooper, dopo lunga gavetta seriale e teatrale, è pronto a conquistare Hollywood, mentre il ciccione Zach Galifianakis ha altrettanta mole comica." (Federico Pontiggia)