“Siamo alla 48° edizione e nel frattempo sono cambiate molte cose nel mondo e nel cinema, ma credo che la manifestazione sia riuscita a conservare la sua identità e a seguire i mutamenti” dice Bruno Torri, presidente del comitato scientifico della Fondazione Pesaro Nuovo Cinema, presentando la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro che si svolgerà dal 25 giugno al 2 luglio. Quest'anno il festival sceglie di ritrarre lo stivale attraverso il suo cinema, sempre all'insegna di novità e proposte all'avanguardia. “Al centro della Mostra – spiega il direttore artistico Giovanni Spagnoletti - ci sarà il documentario, che da 10 anni a questa parte è una delle fonti di rinnovamento della nostra cinematografia. Ci siamo focalizzati sulle opere che analizzano problematiche sociali per riflettere sulle trasformazioni dell'Italia”.
Il concorso, presieduto dalla giuria composta da Antonietta De Lillo, Boris Sollazzo e Francesca Inaudi, presenterà sette film internazionali tra cui Un consiglio a Dio di Sandro Dionisio con Vinicio Marchioni. L'appuntamento del Cinema in piazza sarà aperto da Barbara, dramma tedesco pluripremiato di Christian Petzold e proseguirà con una selezione di film dalle varie sezioni. A cinquant'anni dal manifesto di Oberhausen, Pesaro farà un omaggio al “nuovo cinema tedesco” degli anni ‘60, e ancora un focus sullo sguardo femminile nel cinema russo contemporaneo. Per aprire il Festival anche alla formazione sono stati organizzati due workshop, uno dedicato all'animazione con Simone Massi, David di Donatello 2012, e l'altro coordinato da Gianfranco Pannone sul processo produttivo del documentario. L'evento speciale sarà la retrospettiva, completa anche dei corti, su Nanni Moretti, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, Cinecittà Luce e lo stesso Moretti, che incontrerà il pubblico sabato 30 giugno. “E' uno dei cineasti più rappresentativi dell'Italia - dice il curatore Vito Zagarrio - con il suo sguardo morale sulla realtà non solo ha fotografato i mutamenti, ma li ha anticipati”.
Cambiamento inevitabile è stato un ridimensionamento sul piano economico, che non ha impedito però la pubblicazione di due volumi dedicati al Festival (Nanni Moretti. Lo sguardo morale e Il reale allo specchio. Il documentario italiano contemporaneo, Marsilio). Quello di Pesaro, infatti, è un evento medio piccolo, “ha un budget di 420 mila euro - dice Pedro Armocida, direttore organizzativo - ma ha subito una riduzione del 40% dal 2000”. Anche se le istituzioni comunali, regionali e provinciali non si sono tirate indietro e credono fortemente nell'iniziativa. Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, sottolinea che “la mostra ha portato il nome di Pesaro in giro per il mondo e ha avuto una ricaduta multipla sul territorio”. Ivana Iacchetti, responsabile cinema Regione Marche, assicura che “ha mantenuto la qualità e che fornirà i dati che dimostrano che la cultura produce anche reddito per la città e che è un ottimo carburante per la crisi”. Sulla stessa linea d'onda anche Mario Abis e Gianni Canova autori di I festival del cinema - Quando la cultura rende, uno studio presentato oggi, condotto dall'Università IULM di Milano in collaborazione con AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema), che ha preso in esame 11 festival del cinema e ne ha analizzato il ritorno economico, creando una mappa d'analisi che ha evidenziato il contributo virtuoso dei festival all'economia locale.