"In Davanti agli occhi la parte "reale" è piccola cosa, il resto è pura immaginazione, ma non tutti l'hanno capito, anzi". Parola del regista Vadim Perelman (La casa di sabbia e nebbia in carnet), che, dal romanzo La vita davanti ai suoi occhi (Neri Pozza Editore) di Laura Kasischke, porta in sala Davanti agli occhi, il 2 gennaio con Mediafilm.
"Sono rimasto conquistato dalla qualità poetica di Laura Kasischke, qui in uno dei suoi primi lavori di prosa. Lealtà, amicizia, decisione tra vita e morte, questi temi sono affrontati con un linguaggio connotativo, onirico e ricco di pathos", dice il regista americano, che inquadra le conseguenze di una sanguinosa sparatoria  in un liceo, attraverso gli occhi di Diana, interpretata adolescente da Evan Rachel Wood e 40enne da Uma Thurman.
"Non mi sono basato su film quali Bowling a Columbine o Elephant per la scena della sparatoria, piuttosto ho fatto ricerche su Internet, cercando grande realismo nella resa cinematografica", aggiunge Perelman, che precisa: "Se si arriva a comprenderlo, la sparatoria è l'unica realtà, l'unico qui e ora del film, fuori dallo shooting c'è solo un futuro immaginario, con Diana che preconizza quale potrebbe essere la sua vita futura".
In cantiere anche l'adattamento di Atlas Shrugged di Ayn Rand, con protagonista Angelina Jolie, la trasposizione del libro della Kasischke si è rivelata "insidiosa: non potevo dare troppa profondità alla Diana di Uma perché il personaggio nasce dall'immaginazione di una Diana adolescente, ma contemporaneamente non dovevo cadere nella superficialità".
Girato in Connecticut, 13 milioni di dollari di budget, Davanti agli occhi nasce ritagliato su misura per Evan Rachel Wood: "Dopo averla trovata sorprendente in Thirteen, le ho detto di avere il film perfetto per lei: Evan ha amato molto sia il libro, che lo script, ma per girare abbiamo dovuto aspettare tre anni".
Accanto ad Atlas Shrugged, nel futuro di Perelman c'è anche il remake di Poltergeist, il classico di Tobe Hooper del 1982: "Sto scrivendo la sceneggiatura, e spero di iniziare la pre-produzione nei primi mesi del 2009. Sono sempre stato affascinato da quel film, per l'aspetto psicologico sotteso alle dinamiche familiari, e ho voluto tradurlo ai giorni nostri: una grande sfida".