I produttori cinematografici italiani non concederanno i diritti di sfruttamento dei loro film alla telefonia mobile, almeno fino alla prossima primavera. Ciò allo scopo di consentire la definizione di un accordo quadro che disciplini lo sfruttamento dei film. E' questo l'impegno assunto dal presidente dell'Unione Produttori (Unpf), Aurelio De Laurentiis, in accordo con le  associazioni dell'esercizio, Anec, Anem ed Acec, della distribuzione, Unidim, e delle industrie tecniche, Unitec. Da parte loro i distributori si sono impegnati a osservare le attuali consuetudini in materia di window, il periodo intercorrente tra l'uscita in sala e il successivo sfruttamento del film attraverso altri canali. L'intervento era stato sollecitato da tempo dalle associazioni dell'esercizio e si era reso urgente dopo le recenti polemiche scaturite dall'annuncio (poi rientrato) del passaggio del film The Interpreter sui videofonini della 3, mentre era ancora in piena programmazione nelle sale cinematografiche.  "E' un passo in avanti positivo" ha detto il presidente dell'Anec, Paolo Protti, per il quale "con questa assunzione di impegni da parte della produzione e della distribuzione e con la prospettiva di individuare insieme i corretti comportamenti da seguire tra le parti, si è posto un freno ad una pericolosa deriva verso la frantumazione dei rapporti che ha già prodotto pesanti ricadute negative sul mercato".