“Amo il noir, perché lo reputo espressione moderna della tragedia, insieme a tutto ciò che questo comporta”. Nicole Garcia porta in Concorso a Venezia 77 Amants, mélo thriller interpretato da Pierre Niney, Stacy Martin e Benoit Magimel.

Innamorati da quando sono adolescenti, Lisa (Stacy Martin) e Simon (Pierre Niney) sono inseparabili. Ma una tragedia, provocata dalle attività criminali di Simon, costringe il ragazzo alla fuga. Senza Lisa. Lei aspetta invano notizie da lui. Tre anni dopo, è sposata con il facoltoso Leo (Benoit Magimel) quando le loro strade si incrociano nuovamente su un'isola nell'Oceano Indiano.

“Quando vedo un uomo che beve un caffè ho paura per lui – dice ancora la regista francese, di origini algerine –.  Amo vedere questo pericolo, questo sentimento di paura che avvolge i personaggi. Raccontarlo, condividerlo, mi serve in qualche modo per sublimare questa paura, viverla ed evitarla allo stesso modo. Mi piace fare questo nei film, mi è stata proposta questa storia da Jacques Fieschi, con il quale poi abbiamo scritto insieme la sceneggiatura, che possedeva in sé gli emblemi di un film noir. Durante il nostro lavoro sono riuscita a creare nei personaggi questa ambivalenza che è sempre presente nei miei film”.

Pierre Niney e Stacy Martin: Amants - Credits Roger Arpajou

Diviso in tre atti (Parigi, Oceano Indiano, Ginevra), Amants “è stata una grande sfida per me”, racconta Pierre Niney, che aggiunge: “Costruire questo mistero, portare in superficie l’ambiguità degli esseri umani, avvolti da questa atmosfera. Ho provato per la prima volta al cinema lo stesso piacere provato a teatro nell’interpretare le grandi tragedie antiche. È stata davvero una ricerca empirica, durante le prove, con Nicole abbiamo cominciato a chiederci quale fosse l’umanità di questo personaggio, gli aspetti meno coerenti, questa complessità che non mi spaventava proprio perché c’era Nicole che dirigeva il film”.

“Quello che mi ha attratto del film è stato proprio Nicole”, prosegue Stacy Martin. “Quando ho letto la sceneggiatura c’era tanto mistero per ciascun personaggio, quando ci siamo incontrati ho subito capito chi fosse Lisa, complessa e passionale, ma non avevo tutte le risposte. La forza di Nicole è nella ricerca e nella capacità di cambiare in corsa, continuamente, frutto di una libertà che ti porta a spingere per superare determinati confini. Un processo continuo di creazione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Benoit Magimel: “Ho amato potermi confrontare con questo genere, farlo attraverso una drammaturgia di questo tipo, in grado di attualizzare una storia non necessariamente originale: interpreto un uomo innamorato della propria donna che non è pronto a lasciarla andare, nonostante il tradimento. Questa contraddizione è interessante, proprio perché siamo realmente tutti contraddittori. È duro, brutale, ma è anche un uomo con i piedi per terra, e ama. E questo porta contraddizioni e conseguenze”.

Benoit Magimel in Amants - Credits Roger Arpajou

Tra le otto registe donne in concorso quest’anno a Venezia, Nicole Garcia non crede che l’alto numero “dipenda da una scelta editoriale precisa, né che sia figlia della pandemia. Le tante donne in concorso e nella selezione ufficiale sono il segno di un movimento, di un cambiamento: la cosa più antifemminista da dire è definire questa cosa come ‘il cinema delle donne’. Credo sia una frontiera che abbiamo superato, lo dimostra anche l’alto numero di donne sempre più coinvolte nella produzione cinematografica”.