(Cinematografo.it/Adnkronos)- "Si ispira ad un fumetto ma è un film per adulti". Con queste parole il regista Enki Bilal ha presentato oggi a Roma il suo terzo film Immortal (ad vitam), tratto da La fiera degli immortali e La donna trappola, che insieme a Freddo Equatore formano un ciclo di fumetti noto come Trilogia Nikopol. Il film - in uscita nelle sale il 19 novembre distribuito da Medusa - è ambientato nel 2095 in una New York popolata da mutanti, extraterrestri ed esseri umani. La storia ha inizio quando piomba sulla Grade Mela il dio dalla testa di falco, Horus, deciso a trovare una giovane donna da fecondare e riuscire così a preservare la sua immortalità. Il dio non ha che sette giorni di tempo per riuscire nell'impresa. Toccha a Nikopol (Thomas Krestschmann), prigioniero politico ibernato trenta anni prima accogliere il corpo del dio egizio mentre la donna scelta per essere fecondata è la mutante Jill (Linda Hardy), assistita dalla dottoressa Elma Turner (Charlotte Rampling). Nel film le vicende personali dei protagonisti si legano al contesto politico di una città che vive sotto una "dittatura medica" anche se, ha spiegato Bilal, "non ho voluto lanciare un messaggio politico", ma "in un futuro non così lontano l'unica cosa che non cambierà sarà la sete umana di potere". Per Immortal il regista è ricorso oltre che ad attori in carne ed ossa anche a personaggi realizzati in 3D. "Io ho accettato l'uso di immagini digitali ma ho voluto privilegiare il vero cinema per essere più vicino al pubblico" spiega Bilal che assicura: "Non ci sarà un sequel".